“Ai nostri ospiti forniamo quattro differenti menu che variano a seconda dei diversi periodi dell'anno, con cui cerchiamo di introdurre alimenti di stagione e a km 0. Prestiamo inoltre particolare attenzione a quegli ospiti che sono sovrappeso o che soffrono di diabete o di disfalgia, cioè che hanno difficoltà a deglutire. Siamo in contatto con il Centro Nutrizione di Lecco specialmente per monitorare gli utenti che arrivano in struttura dopo un ricovero ospedaliero e che quindi hanno bisogno di un'alimentazione studiata. In questo caso, c'è un lavoro d'équipe con il cuoco e vengono seguite delle grammature calibrate dei singoli cibi, così come c'è un'attività in comune con il fisioterapista quando parliamo di ospiti con difficoltà di deglutizione”. Una chiacchierata con la dott.ssa Manuela Milani, dietista della Residenza Bellagio, è l'occasione per discutere di alimentazione e qualità della vita, elementi fondamentali per garantire una serena permanenza agli ospiti della RSA Bellagio, la struttura che la Cooperativa OSA gestisce sul lago di Como. Diete personalizzate, regimi alimentari studiati, ma anche “interventi ludici” per offrire agli utenti della RSA un'alimentazione sempre varia. “Una volta al mese, specialmente adesso che sta arrivando la stagione estiva, abbiamo intenzione di proporre menu con i piatti tipici regionali di tutta Italia – racconta la dott.ssa Milani – mentre durante l'anno cerchiamo di portare in tavola quei piatti che appartengono alla tradizione e alla nostra terra, penso ad esempio ai pizzoccheri alla valtellinese oppure al risotto con il pesce persico che abbiamo proposto ultimamente. È un modo anche per riscoprire le nostre radici. Prossimamente vorremmo organizzare grigliate e 'pizzate' all'aria aperta, magari suddividendo i nostri utenti in piccoli gruppi”.

 

CONSULTA DELL'ALIMENTAZIONE. Oltre all'attività presso la Residenza Bellagio, la dott.ssa Milani fa parte anche della Consulta dell'Alimentazione, progetto di promozione della salute e dell'educazione alimentare nato un anno fa, che vede la collaborazione dell'Istituto Comprensivo L.B. Vassena di Valmadrera (Lecco) e della Rete “Alimenti in Salute” coordinata dal dott. Franco Tortorella della Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Brianza. Giovedì scorso, presso il Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera, la dott.ssa Milani e gli altri componenti della Consulta hanno illustrato alla popolazione i risultati raccolti al termine di un percorso durato un anno che ha portato alla somministrazione di oltre 270 questionari ai ragazzi delle scuole medie di Valmadrera con lo scopo di evidenziarne abitudini alimentari e stili di vita e, soprattutto, di valorizzarne le scelte giuste e consapevoli a tavola. Studenti e insegnanti hanno collaborato con la dott.ssa Milani, per tutta la durata del progetto. “I ragazzi sono stati coinvolti in prima persona – sottolinea la dietista della Residenza Bellagio – e questo è stato molto importante. L'inverno scorso abbiamo presentato i dati raccolti e loro hanno potuto rielaborarli e portare a termine una serie di progetti insieme ai docenti. Siamo poi intervenuti insieme ad un cuoco del CFP 'Aldo Moro' per correggere abitudini alimentari scorrette e per cercare insieme soluzioni utili per uno stile di vita sano, proponendo anche modi divertenti e alternativi per cucinare quegli alimenti in genere poco graditi come le verdure o il pesce”. L’84% dei ragazzi intervistati è normopeso e il 2% rientra nella fascia dell’obesità, mentre il 18% ha già seguito una dieta. Ciò a conferma del fatto che le abitudini alimentari scorrette si stanno già sviluppando nei ragazzi tra 11 e 14 anni, ma i genitori, intervenendo con le diete, ne sono consapevoli. “Queste abitudini errate – continua Milani – sono dettate dall’eccessivo consumo di carne, formaggi e dolciumi contro lo scarso consumo di pesce (il 65% dichiara di non mangiare mai pesce). Con ciò si deduce che l‘alimentazione è sbilanciata verso proteine e grassi, mentre andrebbe stimolato l’utilizzo di pesce, uova e legumi”. Obiettivo per un’alimentazione sana? “Fare arcobaleno di frutta e verdura, l’alimentazione deve essere varia e meno monotona possibile. Difatti l’80% dei ragazzi non mostra interesse per l’aspetto estetico dei piatti e tale indifferenza è data allo spopolamento dei prodotti già pronti in contrasto alla genuinità dei prodotti”.

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