Il 1° aprile del 2006 l’inizio con pochi operatori e pazienti. Oggi, nel capoluogo oltre 2.000 persone sono prese in carico dai professionisti della Cooperativa. Una crescita importante segnata anche dall’avvio dell’ADI a Chieti, in aggiunta alla sede di Pescara

Diciannove anni oggi. Era il 1° aprile del 2006, infatti, quando l’assistenza domiciliare di OSA a L’Aquila ha iniziato a prendersi cura dei primi pazienti nelle loro case, nel capoluogo e nei paesi della provincia. Oggi i professionisti abruzzesi della Cooperativa, 120 circa tra infermieri, logopedisti e fisioterapisti, assistono a domicilio, solo a L’Aquila, oltre 2.000 persone con bisogni di salute diversissimi tra loro. Si tratta di anziani, bambini, adulti con patologie, anche complesse, legate alla cronicità, alla non autosufficienza, alla disabilità, a cui gli operatori OSA si dedicano con professionalità e cuore, coordinati dalla Centrale Operativa di via Pescara. Un punto di riferimento non solo per i soci lavoratori, ma anche per i familiari dei pazienti.

“Agli assistiti, ai caregiver e agli operatori va il nostro ringraziamento più grande, perché tutti insieme siamo riusciti a costruire giorno dopo giorno una comunità molto unita”, racconta Erica Carosone, responsabile del servizio ADI di OSA in Abruzzo. Un impegno che non si è fermato neanche di fronte alla tragedia immane del terremoto, nel 2009, con le cure assicurate comunque e a prescindere, nelle tende, a chi aveva perso la propria casa. E ancora il progetto pilota a Calascio, minuscolo borgo montano, dove grazie alla telemedicina e ad un bell’esempio di cooperazione, è stato possibile monitorare la salute degli anziani. Tanta strada percorsa e altra da fare, perché in Abruzzo la presenza della Cooperativa è cresciuta.

Dal capoluogo dove è ormai una realtà consolidata, OSA è arrivata a Pescara avviando l’assistenza domiciliare lo scorso luglio. Proprio oggi, 1° aprile 2025, inizia invece il servizio a Chieti e, in un futuro molto prossimo, nuove sedi in altre importanti città abruzzesi. Tutto con lo stesso spirito che ha accompagnato OSA in questi 19 anni, al fianco dei pazienti e dei loro familiari.

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