Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all'unanimità la legge intitolata”Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva. Disciplina dello screening uditivo neonatale”. È stato inoltre istituito un fondo di 600 mila euro per il triennio 2015-2017 destinato ad iniziative che garantiscano ai cittadini sordi la piena partecipazione alla vita collettiva . Il provvedimento, estremamente articolato, incentiva, anche attraverso appositi sportelli all'interno delle Asl, la formazione di equipe di sostegno alle persone sorde e alle famiglie con figli sordi, composte da medici ed esperti con specifiche competenze sul deficit uditivo in ambito psicologico, educativo e giuridico.
Previsti anche interventi sul fronte della formazione come il supporto agli studenti sordi con servizi specialistici, i programmi di riconoscimento vocale e scrittura veloce, l'impiego di ausili tecnici e altre misure. Sarà sostenuto l'uso della Lis e delle nuove tecnologie nei percorsi formativi professionali, nei servizi pubblici e nella comunicazione istituzionale.
La Regione punta infatti a favorire la realizzazione di telegiornali regionali e programmi televisivi con sottotitoli e traduzione simultanea. Fra gli interventi figurano anche manifestazioni culturali ed eventi di pubblico interesse con l'uso della Lis o attraverso altri supporti tecnologici per rendere fruibile la cultura alle persone sorde.
Saranno inoltre istituite varie forme di collaborazione con associazioni di tutela delle persone sorde, con le associazioni delle figure professionali qualificate in materia di disabilità uditive o con organismi ed enti e soggetti del terzo settore che operano nella ricerca, formazione, progettazione ed erogazione di servizi nell'ambito della sordità. Infine, in ogni punto nascita del Lazio verrà attivato per legge (attualmente avviene per disposizione commissariale) lo screening per la diagnosi precoce delle disabilità uditive.
“Con questa approvazione, che accoglie i principi e le linee guida della Convenzione Onu sulla disabilità – sottolineano i promotori della legge – si compie un ulteriore, significativo passo in avanti verso l'effettivo riconoscimento dei diritti di cittadinanza delle persone sorde e a garanzia di una piena accessibilità a informazioni, attività educativo-formative, servizi della pubblica amministrazione, eventi culturali e di pubblico interesse”.