L'Italia è uno degli Stati con la percentuale più alta di bisogni sanitari insoddisfatti a causa delle cure mediche troppo costose. Lo rileva l'Eurostat, l'istituto di statistica dell'Unione Europea. Nel dettaglio, il nostro Paese è al quarto posto per percentuale di insoddisfatti con il 6,5% rispetto al 10,9% della Grecia, 8,3% della Romania e 6,8% della Lituania. Da rilevare che negli ultimi cinque anni (dal 2010 al 2015) le percentuali sono gradualmente calate ad eccezione di Italia e Grecia dove il fenomeno è opposto. Nel 2010, infatti, gli insoddisfatti per i costi troppo alti delle cure erano il 13,4% in Lituania e il 9,8% in Romania, mentre in Grecia ci si fermava al 4,2% e in Italia addirittura al 3,6%, poco più della metà di quelli attuali.

 

La ricerca dell'Eurostat prende i considerazione i quintili di reddito e rileva che la percentuale di insoddisfazione è più elevata per quei cittadini con redditi minori e ad essere maggiormente colpite dai costi giudicati eccessivi sono soprattutto le fasce più deboli della popolazione, quelle a cui il Sistema Sanitario Nazionale dovrebbe garantire la gratuità delle cure.

 

Nel dettaglio, infatti, la percentuale più elevata di insoddisfatti è nelle prime due fasce, quelle dei redditi minori dove al primo quintile sono insoddisfatti il 14,2% dei cittadini e nel secondo il 9,1%. Queste percentuali si abbattono passando al terzo quintile dove gli insoddisfatti sono il 5,2% e diventano il 2,8% nel quarto quintile e appena l’1,1% nel quinto.

 

Fonte: Quotidiano Sanità
 

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