È ancora forte il ricordo legato alla visita della mostra “Picasso e l’altra metà del cielo” per il mix di emozioni provate dagli ospiti di Villa Bianca e Casa Melissa. Un viaggio nella cultura per ammirare le opere d’arte del genio spagnolo e per rivedere gli ambienti interni del Castello Normanno-Svevo di Mesagne. Osservare i quadri che Picasso ha dedicato alle sue donne, scegliere l’opera più bella e raccontare le emozioni provate è stato un esercizio di confronto con sé stessi che ha molto divertito gli ospiti. La maggior parte di loro ha scelto i quadri con i colori più accesi che trasmettevano felicità e luce. “È difficile descrivere le emozioni di quei momenti – ci dice Francesca responsabile dell’animazione nelle Residenze di Mesagne – ma averli visti interessati ai lavori di Picasso e intenti ad esercitarsi per trovare quello più bello è stato davvero gratificante”.

 

L’esperienza della mostra sarà ricordata anche per la felicità affiorata negli occhi del signor Giorgio Giovanni, ospite di Villa Bianca. Il simpaticissimo Giovanni era sì interessato alla bellezza dei quadri dell’artista andaluso, ma la sua attenzione è stata calamitata dagli ambienti del Castello. Il signor Giorgio ha fatto un tuffo nel passato ricordando quando da piccolo frequentava quelle enormi stanze. Erano gli anni in cui il maniero mesagnese era adibito a laboratorio in cui venivano lavorate le foglie di tabacco. Giovanni frequentava quegli spazi poiché la madre era una delle donne impiegate nelle attività di essicazione del tabacco. Giorgio ha raccontato con entusiasmo di quei momenti felici quando con i suoi piccoli amici giocava correndo per le enormi stanze del Castello. Un esercizio del ricordo che ha fatto bene a tutti e in particolare a lui. La signora Immacolatina, invece, non smetteva di ringraziare gli operatori per quel percorso culturale che aveva vissuto. “La terza età non è la fine di tutto – ha detto agli animatori visibilmente emozionata -. Le esperienze che sto vivendo in questi anni stando a Villa Bianca non le ho mai potute fare prima nella mia vita”. Parole forti che valgono più di ogni riconoscimento.

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