Dare ai bambini con disabilità funzionali degli arti superiori la possibilità di tornare ad afferrare e manipolare gli oggetti. È l'obiettivo dei sistemi InMotion “Arm e Hand” e “Wrist”, i primi di questo tipo ad essere installati nel Lazio, presentati nei giorni scorsi dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Santa Marinella e donati al nosocomio dalla Fondazione Roma. I due nuovi robot per la riabilitazione motoria pediatrica aiuteranno circa 100 bambini ogni anno.

 

Si tratta di macchinari di ultima generazione per il trattamento riabilitativo di patologie sia congenite che acquisite del sistema nervoso e del muscolo scheletrico. Nel dettaglio, “Arm e Hand” è dedicato alle mani, mentre “Wrist” ai polsi, come da traduzione letteraria. Entrambi possono essere adattati ai pazienti durante la crescita e permettono ai medici di registrare i progressi dei piccoli pazienti.

 

COME FUNZIONANO. “Arm e Hand” consente l'alloggiamento dell'avambraccio e della mano e interagisce con i tentativi di movimento dei pazienti guidandoli con “gentilezza”. Nello specifico, guida i movimenti della spalla e del gomito indispensabili per raggiungere gli oggetti e i movimenti di apertura e chiusura della mano necessari per l'azione di prendere e lasciare. Il sistema “Wrist” interagisce, invece, con i movimenti del polso e si integra funzionalmente con il modulo “Hand”. Per afferrare degli oggetti è indispensabile, infatti, il corretto orientamento della mano.

 

I NUMERI. In Italia, la casistica di bambini con deficit delle funzioni motorie e della deambulazione è molto ampia: sul territorio nazionale quelli colpiti da paralisi cerebrale infantile sono 200 mila, 20 mila solo nel Lazio. 

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