“La farmacia non è un negozio come gli altri, e il farmacista non è un commesso che deve solo vendere. Chi entra in farmacia esprime un bisogno, e a questo noi dobbiamo rispondere”. È quanto afferma Maria Grazia Mediati, presidente di Rete CAP Italia, intervistata dal magazine Vita in merito al Consorzio di Assistenza Primaria, progetto nato grazie alla collaborazione tra Cooperativa OSA, Cef Sanità (Cooperativa Esercenti Farmacia) e Confcooperative Lazio. Una rete che attraverso il capillare ruolo delle farmacie riesce a dare risposte adeguate a quei cittadini che hanno bisogno di servizi socio-sanitari in tempi rapidi e a costi accessibili.

 

“Riusciamo a realizzare la presa in carico dell’assistito – specifica la dottoressa Mediati nel corso dell'intervista – andando oltre il nostro ruolo tradizionale di distribuzione del farmaco, e dando piena attuazione a quanto previsto dalla legge 69 del 2009 e relativi decreti attuativi, che hanno cambiato il volto delle farmacie, almeno dal punto di vista delle loro potenzialità”.

 

Una normativa fondamentale – si legge nell'articolo di Vita – a cui va dato il merito di aver definito le nuove funzioni assistenziali (in tutto sei) che questi presidi sanitari possono e devono assumere: assistenza domiciliare integrata, monitoraggio sul corretto utilizzo dei medicinali prescritti, erogazione di servizi di primo e secondo livello, esami del sangue e altre analisi, prenotazioni di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e ritiro dei referti. Un programma che la rete CAP ha preso alla lettera: “Siamo diventati dei punti di riferimento a 360 gradi – continua la Presidente – anche se ovviamente non siamo noi farmacisti ad agire in prima persona: a noi spetta però una decisiva funzione di accoglienza, orientamento, coordinamento e controllo. Siamo aperti 12 ore al giorno, il cittadino lo sa e si rivolge a noi con fiducia”.

 

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