“La storia della cooperazione italiana si sposa con la storia del paese. Promuovere le potenzialità di un territorio senza delocalizzare, garantire un pluralismo imprenditoriale con pari opportunità per donne e giovani è la funzione sociale, prima che economica, svolta dalla cooperazione. Ruolo che le viene riconosciuto dall’Art 45 della Costituzione». Ad affermarlo il presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane Maurizio Gardini in occasione dei 130 anni del movimento cooperativo italiano presso l’Auditorium dell’Ara Pacis a Roma che con i copresidenti Mauro Lusetti e Rosario Altieri si è confrontato, questa mattina (7 febbraio 2017), con il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini.

La Boldrini, nel suo saluto ha affermato che “La cooperazione non guarda solo alla storia, ma costruisce un ponte per il futuro”.

Parole importanti che hanno avvalorato quanto espresso da Gardini: “C’è bisogno di più cooperazione non solo in Italia ma anche e soprattutto in Europa che oggi “festeggia” il XXV anniversario da Maastricht. Il pensiero europeo di impresa a taglia unica non funziona. Dire no al pluralismo d’impresa significa dire no a un mercato più umano, più a misura di territorio e di persona.

Oggi la cooperazione – prosegue – rappresenta l’8% del PIL e le sue imprese danno lavoro a 1.350.000 persone occupate. Non guardiamo a quanto è stato fatto si legge ma a quanto ci resta da fare. Ovvero rispondere alle esigenze nuove e complesse che arrivano dalle comunità in termini di welfare e di servizi, continuare a produrre lavoro, perché la disoccupazione e la produttività sono il vero deficit strutturale del Paese. Tra il 2008 e il 2015 la cooperazione italiana ha prodotto il +6,1% di lavoro mentre il sistema Italia ha perso l’1,7%. Non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza”. L’Alleanza delle Cooperative italiane rappresenta, in termini economici, oltre il 93% del movimento cooperativo italiano e in termini occupazionali quasi l’85%.

 

LAVORO. Le cooperative hanno costituito un bacino prezioso di nuove opportunità di lavoro. Si stima che dal 2008 al 2015 il peso occupazionale delle cooperative italiane sia aumentato del +6,1%. Negli stessi anni il Sistema Italia ha fatto registrare una diminuzione di occupati pari al -1,7% (22 milioni 541 mila occupati a fine 2015, rispetto a 22 milioni 923 mila a fine 2008). La cooperazione oltre che promuovere l’autoimprenditorialità e l’autorganizzazione dei cittadini in cooperative di comunità per rispondere alle esigenze del territorio favorisce l’acquisizione di imprese in default da parte degli stessi lavoratori che si trasformano da operai a imprenditori di se stessi. È la storia dei tanti workers buyout nati negli anni della crisi. Così come crea occupazione anche attraverso la promozione del programma “Garanzia Giovani”, il Servizio Civile e le Start Up cooperative.

 

LEGALITÀ. L’impegno per la legalità è uno dei grandi temi sui quali è concentrata l’Alleanza delle Cooperative. Contrasta la concorrenza sleale da parte di imprese costituite ad hoc e le cooperative spurie. Sostiene “L’Associazione Libera” promuovendo la nascita di cooperative di giovani che rimettono nel circuito della legalità beni sequestrati alla criminalità. Sul contrasto delle false cooperative l’Alleanza delle Cooperative italiane ha promosso una legge di iniziativa parlamentare sostenuta con oltre 100.000 firme e oggi il testo è all’esame del Senato.

 

(fonte: www.alleanzacooperative.it)

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