Boris Schreurs, olandese, dieci anni fa viveva ad Amsterdam, dove lavorava come fisioterapista. Quello che non sapeva era che la sua vita sarebbe presto cambiata grazie all’incontro con Daniela, donna di origine siciliana, ma nata e cresciuta nella capitale dei Paesi Bassi, che diventerà sua moglie. Nel 2005 la coppia organizza una vacanza a Cefalù, in provincia di Palermo. Per Boris da allora niente sarà più come prima . Il clima, il calore delle persone e l’amore per Daniela lo porteranno alla decisione di fare della città siciliana la propria casa e dell’Italia la propriapatria.
“Quella vacanza di otto anni fa – racconta Boris a Osa News – è stata una folgorazione. Una volta tornati ad Amsterdam, insieme a Daniela abbiamo deciso di trasferirci in Sicilia, proprio a Cefalù, dove ci siamo sposati subito dopo il trasloco dall’Olanda. Quello con l’Italia e la sua gente è stato amore a prima vista. Il mio lavoro di fisioterapista si può svolgere in tutto il mondo, per cui non c’era nessun ostacolo al mio viaggio verso una nuova vita”.
Nel suo lavoro Boris è davvero bravo e in Olanda collabora anche con Marc Martens, notissimo chirurgo ortopedico. Nonostante l’ambiente professionale di alto livello, sente che qualcosa gli manca. “Quando sono arrivato in Italia – aggiunge Boris – ho cominciato a lavorare presso uno studio fisioterapico privato ma nemmeno qui sentivo di essere pienamente realizzato. Avevo bisogno di essere più in contatto con le persone. L’incontro con la Cooperativa Osa è stato determinante in questo senso”.
La provincia di Palermo comprende anche territori di montagna, nella zona delle Madonie, che sono punteggiati da piccoli centri. Realtà in cui la percentuale di anziani è molto alta. Spesso si tratta di persone condisabilità piuttosto gravi che hanno bisogno della presenza a domicilio di un fisioterapista. “Andando ad assistere le persone a casa – dice Boris – riesco a fare moltissimo per loro. Da quando sono diventato socio, sette anni fa, ho potuto finalmente occuparmi di individui davvero bisognosi di aiuto. Da loro ho ricevuto più amore che da qualunque altro assistito con cui abbia avuto l’occasione di lavorare. Il calore umano che dimostrano mi ripaga di qualunque fatica”.
“Nel mio paese di origine – conclude – ho lasciato tanti amici e una bella città, tuttavia l’esperienza con unacooperativa seria come Osa e con questi assistiti mi ha completato come persona e come professionista. Una nuova vita italiana completamente appagante, che non mi ha mai fatto pensare alla possibilità di tornare in Olanda”.