Il blocco alle assunzioni nel pubblico impiego non riguarderà i lavoratori disabili. La misura, una deroga al Decreto legge 101 (entrato in vigore il 1° settembre), è stata introdotta su proposta del Ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Il provvedimento, che dovrà essere convertito in legge,obbliga di fatto la Pubblica amministrazione ad assumere la quota di riserva di persone svantaggiate(categoria in cui rientrano le persone con disabilità) anche in soprannumero rispetto agli organici.
Saranno il Dipartimento per la funzione pubblica e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ad occuparsi del monitaggio del corretto adempimento dell'obbligo di assunzione. Una vera e propria boccata d'ossigenoper i lavoratori appartenenti alle categorie protette, che arriva a due mesi di distanza dall'impegno del premier Enrico Letta (che a luglio aveva garantito un fondo ad hoc di 22 milioni per le assunzioni).
Nello stesso mese, era inoltre la Corte di Giustizia europea aveva bocciato la normativa nazionale sul diritto al lavoro dei disabili, bollandola come irrispettosa della direttiva comunitaria in merito alla parità di trattamento in materia d’occupazione e condizioni di lavoro.
Un'emergenza, quella della disoccupazione tra i disabili, con numeri che parlano da soli. Secondo la Relazione sullo stato di attuazione delle norme per il collocamento obbligatorio e mirato delle persone disabili, presentata al Parlamento dall'Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori), infatti, nel periodo analizzato l'avvio al lavoro aveva riguardato poco più di 22 mila persone con disabilità, a fronte di un totale di oltre 640 mila iscritti nelle liste speciali provinciali.