Chi si prenderà cura delle persone affette da disabilità grave quando i genitori e la famiglia non ci saranno più? Pare che la risposta, dopo anni, arrivi dalla proposta di legge “Assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare” presentata mercoledì 3 febbraio e approvata il giorno dopo alla Camera.
Lo scopo è quello di promuovere e adottare misure atte a rispondere ai bisogni assistenziali, sociali e sanitari delle persone non autosufficienti affette da disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, che restano prive temporaneamente o permanentemente di un adeguato sostegno familiare.
In Italia, le famiglie con almeno un disabile sono quasi 4milioni e 400mila, l’11,2% del totale. In 246mila famiglie vive più di un disabile. Le famiglie con un disabile grave sono 1.403.000, il 6,6% delle famiglie italiane. Il 74% degli aiuti ricevuti è fornito da un parente più o meno prossimo.
Anche alla luce di questo quadro statistico, nel testo è stato proposto l’istituzione di un “Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare” destinato, in particolare, ad attivare programmi che favoriscano percorsi di deistituzionalizzazione, di supporto alla domiciliarità in residenze o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e che tengano conto anche delle migliori opportunità offerte dalle nuove tecnologie, al fine di impedire l’isolamento delle persone con disabilità; realizzare interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza.
Tra le altre finalità del Fondo: realizzare interventi innovativi di residenzialità volti alla creazione di strutture alloggiative di tipo familiare o di analoghe soluzioni residenziali previste dalle normative regionali, che possono comprendere il pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione e di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi e delle strutture medesimi; sviluppare programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile.
Altro tema affrontato nel testo è quello delle agevolazioni tributarie per i trust costituiti in favore di persone con disabilità grave. I trasferimenti di beni e di diritti per causa di morte, per donazione o a titolo gratuito e la costituzione di vincoli di destinazione a vantaggio di trust, all'atto della loro istituzione o anche successivamente, in favore delle persone con disabilità grave, sono esenti dall'imposta sulle successioni e donazioni. L'esenzione è però ammessa a condizione che il trust persegua come finalità esclusiva la cura e l'assistenza delle persone disabili in favore delle quali è istituito.
Entro la fine di marzo è in programma l’esame del provvedimento in Senato.
Leggi la il testo integrale della proposta di legge approvata alla Camera il 4 febbraio 2016