Il Governo ha finanziato con 275 milioni di euro il Fondo nazionale per le non autosufficienze. Alla somma, che va a costituire la disponibilità per l’anno 2014, si devono aggiungere ulteriori 75 milioni, che potranno essere impiegati a favore degliinterventi di assistenza domiciliareper i diversamente abili non autonomi.
In particolare, grazie a questi fondi, si vuole mantenere le persone non autosufficienti nel proprio contesto di vita attraverso la fruizione di servizi di assistenza e cura domiciliare.
Rispetto al passato il Governo ha cambiato il suo orientamento ampliando di fatto il fondo a tutte le disabilità che non permettono a chi ne è affetto di vivere autonomamente, senza dedicare risorse a patologie specifiche come successo in passato.
Il Fondo nazionale per la non autosufficienza è una forma di finanziamento autonoma, a carattere nazionale, che permette di ripartire annualmente le risorse alle Regioni. La ripartizione avviene sulla base dei dati relativi alla residenza della popolazione non autosufficiente, e di altri di indicatori demografici e socio economici. Il Fondo, come detto, serve a garantire alle persone non autosufficienti i livelli essenziali di cura e assistenza, e non è sostitutivo delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario nazionale.
Per l’Istat, in Italia, sono 2.615.000 le persone non autonome (dati aggiornati al 2011). Secondo l’indagine dell’istituto di statistica, si tratta di donne e uomini che riferiscono una totale mancanza di autosufficienza per almeno una delle funzioni che permettono di condurre una vita quotidiana normale. Gli anziani disabili di età superiore ai 65 anni rappresentano il 18,7 per cento del totale, mentre gli over 80sono il 44,5 per cento. È a questa fetta di popolazione che vengono erogati gli aiuti finanziati dal Fondo.
Per ottenerli è necessario che la persona non autosufficiente certifichi la sua condizione di invalidità totale (o l’handicap) e il reddito. Quest’ultimo è calcolato dall’Indicatore della situazione economica equivalente: l’Isee. Si tratta del parametro che permette di considerare non solo il reddito della persona ma anche la ricchezza derivata dall’aiuto che il nucleo familiare può dare nelle situazioni di difficoltà. Va ricordato, infine, che prima di potre accedere ai contributi del Fondo, è necessario che le Regioni approvino delledelibere applicative. Delibere che dovrebbero arrivare nei prossimi mesi.
Le persone non autosufficienti possono informarsi sullo stato dell’iter presso i propri distretti sociosanitari o presso i distretti sociali del Comune di appartenenza.