Per il 35,2% degli italiani la disponibilità dei farmaci garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale è insufficiente. Il 78,8% pensa invece che siano troppi quelli a carico dei pazienti affetti da patologie gravi e l'83% ritiene che il ticket penalizzi le persone malate. Questo è il quadro tracciato dal Monitor Biomedico 2015, l'indagine del Censis sulla percezione relativa alla copertura pubblica dei medicinali presentata a Roma.
Il 58% del campione ha dichiarato di avere dovuto sostenere un aumento della spesa sanitaria negli ultimi anni e il 65% ha messo proprio i medicinali al primo posto come voce di spesa in crescita a carico delle famiglie tanto che, oggi, il numero di cittadini che hanno “tagliato” l'acquisto di farmaci a proprio carico è pari al 27,6%.
Sul fronte della ricerca biomedica, invece, lo studio ha messo in luce come in Italia siano troppo lunghi i tempi per accedere ai nuovi farmaci dopo l'approvazione a livello europeo: 427 giorni contro i 364 della Francia, i 330 della Spagna ed i 109 del Regno Unito. L'Italia, inoltre, risulta indietro rispetto agli altri Paesi in quanto ad investimenti per la ricerca e lo sviluppo di nuovi medicinali: 1,2 miliardi di euro pari al 4,2% degli investimenti totali effettuati in Europa.