“Saluto tutti gli operatori. Vi ringrazio molto per l’attenzione che avete dimostrato verso di me. Grazie in particolare per avermi dato la possibilità di lavorare; ringrazio anche tutti gli operatori del Centro sociale integrato e chiedo scusa se ho dato qualche fastidio. Purtroppo per me la vita è difficile. Non dimenticherò mai quello che ogni giorno avete fatto per me. Vi voglio bene a tutti!”.
 

Sono queste le parole contenute nella lettera che Amara, il cui nome si pronuncia con la ‘a’ finale accentata e che con un po’ di fantasia ricorda il verbo ‘Amerà’, ha lasciato agli operatori OSA del Gruppo Appartamento per minori di Frosinone per salutarli e ringraziarli di essergli stato vicino con pazienza e amore. 
 

Amara lo scorso 5 maggio ha festeggiato il suo diciottesimo compleanno e l’inizio di una nuova vita. Dopo due anni vissuti all’interno della struttura gestita dalla Cooperativa, ha potuto lasciare la Casa Famiglia ed essere autonomo andando a vivere in una nuova casa che condivide con alcuni connazionali. Grazie a un inserimento lavorativo protetto presso un’attività commerciale del capoluogo, finalmente Amara ha potuto regolarizzare la sua posizione in Italia e aiutare la mamma, unica superstite della sua famiglia.
 

Originario della Costa d'Avorio, il ragazzo dagli occhi neri e pieni di gioia è arrivato in Italia per scappare dalla guerra dopo aver perso quasi tutta la sua famiglia. Amara è considerato da tutti una persona speciale ed è per questo che ha lasciato un grande vuoto da quando, il 6 maggio, ha lasciato la struttura e i suoi amici.
 

“Ci ha regalato molti sorrisi e resterà per sempre nei nostri cuori – ci confida Anna Caterina, responsabile del Centro sociale integrato disabili e insieme a Cristina Campioni del Gruppo Appartamento di Frosinone – gli auguriamo di trovare la serenità che merita; grazie al rispetto verso il prossimo e alla buona volontà che ha sempre dimostrato si è fatto voler bene dagli altri ragazzi e da noi operatori, che lo abbiamo aiutato a crescere. I suoi sorrisi ci mancheranno”.

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