Il presidente di OSA e di FederazioneSanità, Giuseppe Milanese, è intervenuto questa mattina durante la seconda giornata di lavori di Long Term Care Two, gli Stati Generali dell'Assistenza a Lungo Termine, evento organizzato a Roma da Italia Longeva, la rete del Ministero della Salute per l’invecchiamento e la longevità attiva.
L'incontro, partito ieri lunedì 11 luglio, rappresenta il più importante momento di discussione e confronto sulla problematiche connesse alle patologie a lungo decorso, e riunisce – nelle diverse sessioni di lavori che hanno animato l'Auditorium di viale Ribotta – esponenti del mondo istituzionale, sanitario, professionale, imprenditoriale e accademico. Una molteplicità di attori che entrano a diversi livelli nella programmazione, organizzazione e gestione del sistema socio-sanitario e assistenziale dedicato alle Long Term Care.
Il presidente Milanese è intervenuto, in qualità di relatore, all'interno della tavola rotonda intitolata “Valutazione, misurazione del bisogno e accreditamento”, appuntamento che ha di fatto aperto la seconda e ultima giornata di dibattiti e confronti.
“Sull'accreditamento degli erogatori il lavoro è in corso ma gli obiettivi sono ormai definiti con chiarezza – ha detto il presidente di OSA e di FederazioneSanità – ci vuole una regia unica nazionale, un ruolo definito dei provider, rigore nella misurazione dei risultati e bisogna costruire reti tra l'ospedale e il territorio.
L'impresa sociale in sanità è la nuova forma societaria in grado di affrontare questa sfida”. Riguardo all'Assistenza Domiciliare Integrata, Milanese ha invece ricordato come “occorrano regole certe che ora sono alla valutazione della Conferenza Stato-Regioni. Finalmente si parla con serietà dell'Asssistenza Domiciliare Integrata in questo Paese, si sta lavorando per rifondare il sistema e la cooperazione sta facendo la sua parte. I cittadini devono avere non solo prestazioni ma finalmente anche poter scegliere e soprattutto valutare. Il percorso per ridisegnare le regole è stato avviato dal Ministero della Salute, ora la Conferenza Stato Regioni deve lavorare al testo base. Speriamo con celerità”.