FederazioneSanità ha presentato ieri i dati del rapporto “Better Health & Social Care”, lo studio internazionale sul ruolo e sullo sviluppo della cooperazione sanitaria in 59 nazioni. Il rapporto è stato illustrato nel corso del workshop internazionale “Nutrire il welfare, le cooperative in sanità”, confronto tra la cooperazione sanitaria di Italia, Canada, Brasile, Argentina, Spagna e Giappone, organizzato dalla federazione nell'ambito della settimana di eventi proposti a EXPO Milano 2015.
“Sono 81 milioni le persone che ogni anno nel mondo ricevono servizi e prestazioni sanitarie dalle 20.000 cooperative specializzate in questo settore. È come se un paese grande come la Germania avesse il sistema sanitario organizzato in forma cooperativa”, ha spiegato il presidente di FederazioneSanità e di OSA, Giuseppe Milanese, durante il dibattito che si è svolto a Cascina Triulza, il padiglione della società civile.
I numeri del rapporto evidenziano come il Brasile sia il paese con il più alto numero di persone assistite dalle cooperative sanitarie: ben 20 milioni, vale a dire il 10% dell'intera popolazione brasiliana, 114.000 i medici organizzati in 360 cooperative. In Giappone sono 3 milioni i cittadini utenti dei servizi delle cooperative sanitarie. Altri 4,5 milioni distribuiti abbastanza equamente tra Spagna e Argentina. In Italia 1,5 milioni di persone ricevono assistenza dalle cooperative sanitarie. In particolare, nel nostro Paese il bisogno di assistenza primaria, fuori dall'ospedale è ormai un'emergenza inderogabile, mancando circa 300.000 posti letto nelle residenze intermedie su tutto il territorio nazionale e registrando uno dei più bassi tassi di assistenza domiciliare in Europa.
“L'assistenza offerta dalle cooperative sanitarie, in Italia e nel mondo – ha detto ancora il presidente Milanese – è ad alta specializzazione perché non si tratta di semplice erogazione di servizi, ma di un sistema che mette in rete know how e professionalità diverse: medici, farmacisti, infermieri, riabilitatori. Un network di competenze che crea una valida risposta ai bisogni di assistenza primaria sul territorio. Necessità in crescita soprattutto laddove il pubblico non riesce più a coprire tutte le richieste, sia perché la sanità pubblica deve fare i conti con ristrettezze di bilancio sia perché la mappa dei bisogni è in continua evoluzione per motivi demografici o epidemiologici”.
A questo sistema di assistenza che coniuga bisogno e territorio, professionalità multisettoriale ed esigenze complesse si sta affiancando l'esperienza delle mutue sanitarie, dall'Italia al Canada, dal Brasile alla Spagna. La settimana a EXPO Milano di FederazioneSanità proseguirà fino al prossimo 18 ottobre con incontri ed eventi organizzati dalle cooperative aderenti.