Il giovane cestista palermitano, 15 anni, quest’anno è impegnato sia nel campionato giovanile che in quello di serie B con i più grandi

Nicola Arristicato, per tutti Nicolino, è uno dei giovanissimi cestisti di OSA I Ragazzi di Panormus che da questa stagione è stato aggregato alla formazione dei grandi impegnata nel campionato di B della Fipic, la federazione di basket in carrozzina. Un doppio impegno che gli fa fare volentieri gli straordinari, dividendosi tra le partite del torneo giovanile e quelle tra i cadetti. Nicolino, 15 anni, non è certo tipo che si spaventa. Ha accolto con grande entusiasmo la chiamata di coach Maurizio Gambino tra i senior e insieme ad altri compagni giovanissimi come Mario e Andrea Gambino, Cristian Gandolfo, Gabriele Di Cristina, Rachele Giglio, Salvo Viterbo e Mattia Vernengo, tutti nati dopo il 2000, sta dando il suo contributo in questa stagione. “La doppia esperienza con la squadra giovanile e con quella che gioca in B rappresenta per me un bel impegno”, ci ha raccontato Nicolino poco prima di scendere in campo domenica contro Giovani e Tenaci nel match del campionato giovanile disputato a Roma.

“Non è semplice ma neanche impossibile: devi fare bene in tutte e due le situazioni e io mi sto impegnando per riuscirci”. Il salto nei grandi è stato meno complicato del previsto, grazie ad un’intesa costruita giorno dopo giorno. “L’accoglienza dei compagni è stata positiva. Ci alleniamo insieme durante la settimana quindi è stato abbastanza facile inserirmi con il gruppo e iniziare l’avventura anche in serie B”.

Allenamenti, partite, classifiche e partite vere. Dopo lo stop imposto dal Covid a tutti i campionati, finalmente ci sono nuovamente gare da vincere per i punti in palio. Nicolino, insieme a tutti gli altri giocatori di OSA I Ragazzi di Panormus, non ha mai smesso di allenarsi neanche nel pieno dell’emergenza. E la società palermitana non ha mai smesso di pensare da squadra, cementando il rapporto tra staff tecnico, atleti e famiglie. Ora il peggio è passato. “La pandemia è stata un’esperienza strana, oggi posso dire che dopo più di 3 mesi di stop è stato bello rivedere i compagni e riavvicinarsi a questa fantastica disciplina che è la pallacanestro. Per il futuro voglio fare bene e levarmi qualche soddisfazione personale”. Con questo entusiasmo, Nicolino, siamo sicuri che insieme ai tuoi compagni ci riuscirai.

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