In Italia crescono popolazione e indice di vecchiaia, numero di ricette e consumo di farmaci per diverse patologie (ipertensione, diabete, depressione, colesterolo). Sono in lieve calo le prestazioni specialistiche, mentre la spesa dei cittadini per l'acquisto dei farmaci ha ormai superato i 110 euro ogni anno. Sono alcuni dei dati che emergono dal Compendio SIC – Sanità in Cifre 2014 – presentato nei giorni scorsi a Roma da Senior Italia FederAnziani attraverso il suo Centro di Studi.
INVECCHIAMENTO POPOLAZIONE. Tra il 2012 e il 2015 la popolazione è aumentata del 2,36%, con 1,4 milioni di unità in più al 1 gennaio 2015 rispetto allo stesso periodo del 2012, di cui oltre 962 mila stranieri residenti in più nello stesso periodo, arrestando l’incessante diminuzione avvenuta fino al 2011. Il numero di over65 registra una leggera diminuzione: da 21,2% nel 2011 passano a 20,8% nel 2012. Si conferma, tuttavia, l’oramai inarrestabile tendenza all’innalzamento dell’indice di vecchiaia che passa dal valore di 151,4 del 1 gennaio 2013 a 154,1 del 1 gennaio 2014.
PRESTAZIONI E SPESA PUBBLICA. La somma di tutte le prestazioni per ogni branca specialistica, riguardante l’attività clinica, di laboratorio, di diagnostica per immagini e strumentale delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate ammonta nel 2012 a 1,29 miliardi di prestazioni (quasi tutte determinate dall’oltre 1 miliardo di prestazioni di laboratorio analisi chimiche e microbiologiche). Si registra un lieve calo del -4,6% rispetto al 2011 (1.352.879.463 prestazioni specialistiche).Ogni residente ha richiesto in media 21,61 prestazioni. La spesa pubblica relativa al Sistema Sanitario Nazionale ha registrato una leggera flessione rispetto al trend in crescita che aveva caratterizzato gli anni precedenti, scendendo dai 110 miliardi di euro del 2012 ai 109 del 2013. Nei dodici anni presi in esame (2002-2013) si registra un differenziale relativo alla spesa sanitaria di 30 miliardi di euro tra il primo e l’ultimo anno, che in termini percentuali corrisponde ad un aumento del 38%. Non poteva che seguire la stessa tendenza la spesa pro-capite nazionale, che nell’ultimo anno diminuisce di circa l’1%.
I DATI SU RICOVERI E DEGENZA OSPEDALIERA. Per quanto i dati relativi ai ricoveri e alle giornate di degenza si registra, nel periodo 2011 – 2013, un calo pari a circa 1,29 milioni di ricoveri in meno e oltre 6,2 milioni di giornate di degenza in meno. La degenza media si attesta a 6-8 giorni per ogni ricovero in acuzie trattato in regime ordinario anche nel 2013. La riforma cosiddetta di Spending Review ha ridotto ulteriormente di 7.400 il numero di posti letto dal 1 gennaio 2012.
INCIDENZA TUMORI IN ITALIA. Molto preoccupante il +4,7% nel tasso di incidenza dei tumori in Italia rispetto alla media UE, salito nel nostro paese a 278,6 su 100.000 abitanti. Schizza a +23% rispetto alla media UE il tasso di incidenza del cancro al seno (pari a 91 su 100.000 abitanti), per quanto riguarda le donne, mentre per quanto riguarda gli uomini, quello alla prostata è -2,8% rispetto alla media UE (pari a 68 su 100.000 abitanti); in Italia nel 2012 sono state effettuate oltre 3,7 milioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali oncologiche (+16,8% rispetto al 2011); secondo i Registri della Salute di Senior Italia, i cui risultati sono inclusi nel Compendio SIC, il 41,9% degli intervistati (over 65), ha avuto una diagnosi di tumore in famiglia nel corso della sua vita; il 14,4% del campione convive con una pregressa diagnosi di tumore. La modalità terapeutica più diffusa nel nostro campione per fronteggiare il tumore è stata quella chirurgica: il 59,2% di chi ha avuto una diagnosi positiva nell’ambito del campione intervistato ha subito un intervento chirurgico. In 13 delle 21 Regioni Italiane le attività di screening di primo livello per cervice uterina, mammella e colon retto risultano inadeguati.
CONSUMO DI FARMACI. Nel 2014 il consumo di farmaci a brevetto scaduto ha rappresentato il 63,8% dei consumi a carico del SSN. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è stata di circa 180,4 euro. La spesa farmaceutica territoriale complessiva, sia pubblica che privata, diminuisce del 9,4% (1,7 miliardi di euro) rispetto all’anno precedente, per un totale di 18 miliardi di euro. La composizione della spesa farmaceutica territoriale lorda per i farmaci di classe A (a totale carico del SSN) si attesta a 11 miliardi nel 2013, in lieve diminuzione (-1,7%) rispetto agli 11,2 miliardi nel 2012. Cresce il consumo di farmaci per patologie cardiovascolari, colesterolo, diabete e depressione. Rispetto al 2000 il trend di consumo farmaceutico per antiipertensivi ha registrato significativi aumenti, con una media di 392 assunzioni ogni 1.000 abitanti (+74,2% rispetto al 2000); così come i farmaci anticolesterolo, con una media di 79,5 assunzioni ogni 1.000 abitanti (+183,9%), e gli antidiabetici, con 66 assunzioni ogni 1.000 abitanti (+57,1%), e i farmaci antidepressivi, con 42 assunzioni ogni 1.000 abitanti (+68%). L’Italia si colloca al di sotto della media europea nel consumo dei suddetti farmaci ad eccezione di quelli antiipertensivi.
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