“Un esercito stimato di 830mila badanti, più dei dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, supplisce alle appena 22 ore di assistenza domiciliare assicurate ogni anno ad ogni paziente e ai pochi posti letto nelle strutture residenziali”. Questi sono alcuni dei presentati questa mattina da Giuseppe Milanese, presidente OSA, durante il convegno “Misericordia a domicilio”, organizzato da Istituto Superiore di Sanità (ISS), Centro per la pastorale familiare del Vicariato di Roma e Caritas.
Milanese ha infatti parlato del rapporto tra assistenza domiciliare e terza età all’interno della sezione ‘Malattia, solitudine domestica e intervento domiciliare’.
“Quello sulle ore di assistenza è un dato medio – chiarisce Milanese – c'è il solito gradiente nord-sud, con alcune regioni meridionali che hanno una situazione catastrofica, anche se già in alcune zone di Roma si possono avere situazioni diverse a seconda della Asl”.
Una fotografia poco incoraggiante se si considera che in Italia i posti letto per l'assistenza residenziale sono circa 224mila, un terzo della Francia e un quarto della Germania. Anche il dato sull'assistenza è estremamente sotto la media, con ogni paziente che avrebbe bisogno di otto ore settimanali rispetto alle 22 l'anno. “Le criticità – spiega sempre Milanese – riguardano tutti i malati cronici e soprattutto gli anziani, con il 65,4% degli over 75 che presentano almeno due patologie croniche”.
I lavori sono stati introdotti da monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma e Walter Ricciardi, presidente dell’ISS, hanno aperto i lavori parlando di welfare e integrazione socio-sanitaria.
Al convegno, moderato da monsignor Andrea Manto, direttore del Centro Pastorale Sanitaria e Incaricato per la Pastorale Familiare Vicariato di Roma, hanno preso parte anche Leopoldo Grosso, psicologo e psicoterapeuta, vice presidente Gruppo Abele; Angelo Mainini, responsabile sanitario Fondazione Maddalena Grassi; Massimo Pasquo, responsabile dell’Assistenza Domiciliare Sociale e Sanitaria della Caritas di Roma; Nicoletta Archi, responsabile Centro di Coordinamento per i trattamenti a Domicilio (CCTAD), INMI – Lazzaro Spallanzano e Stefano Vella, direttore Dipartimento del Farmaco, Istituto Superiore di Sanità.