È partita la fase di sperimentazione della nuova app che renderà più indipendenti i tirocinanti con sindrome di Down impegnati negli alberghi. La tecnologia, parte integrante del progetto Omo (On my own… at work) finanziato dalla Commissione europea, è adattabile alle esigenze di ogni singolo lavoratore trasformandosi così in un vero e proprio promemoria. Il progetto punta a promuovere una società accessibile e inclusiva nei confronti delle persone con sindrome di Down.

Ogni hotel potrà personalizzare l'app in base alla propria organizzazione del lavoro, inserendo le fasi della giornata e le relative mansioni, così da rendere i tirocinanti down più autonomi.  

Il periodo di 'prova' del programma durerà 6 mesi e sarà svolto contemporaneamente in Italia e in Portogallo con due gruppi di 4 lavoratori (due maschi e due femmine) dai 21 ai 23 anni, inseriti in 4 alberghi diversi a Roma, Lisbona e Porto.  I ruoli assegnati sono quelli di cameriere di sala, cameriere ai piani, receptionist e addetto di cucina. È inoltre prevista la presenza di tutor, ai quali verrà offerta la visione di video di pochi minuti per aiutarli a riflettere sulle modalità più adeguate di svolgimento del loro ruolo di colleghi/insegnanti dei giovani tirocinanti con sindrome di Down.

Al termine della fase pilota, la sperimentazione sarà estesa a un gruppo più ampio di tirocinanti prima che venga rilasciata la versione definitiva dell'applicazione. 

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