Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in Italia solo il 55% dei pazienti assume correttamente i farmaci antipertensivi e appena il 40% le statine. Dei rischi legati all'insuccesso delle terapie se ne è parlato a Napoli, durante il 13° Congresso nazionale della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec).

“Questi pazienti – ha spiegato uno dei relatori, Luca Degli Esposti – presentano un rischio significativamente superiore di sviluppare eventi cardiovascolari e di morire. Il problema, comunque, non è solo italiano, è strutturale e perfettamente sovrapponibile agli altri Paesi occidentali”. Secondo l'esperto, i motivi alla base dell'incostante assunzione dei farmaci sono numerosi: patologie asintomatiche che spingono il paziente a dimenticare di prendere i medicinali, come l'ipertensione e l'ipercolesterolemia, gli effetti indesiderati, la ridotta tollerabilità, l'assunzione contemporanea di più medicine.

 

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