Non fermarsi nemmeno di fronte alla ferocia di un attentato che l’ha privata di un arto. È quanto ha fatto con coraggio e forza Adrianne Haslet-Davis, ballerina di 33 anni che il 15 marzo del 2013 aveva perso parte della gamba sinistra nell’attentato alla maratona di Boston. Quel giorno l'esplosione di due bombe uccise tre persone e ne ferì oltre 260. A un anno di distanza Adrianne è tornata a ballare, grazie alla gamba artificiale costruita per lei da Hugh Herr, direttore del gruppo di Biomeccatronica del Media Lab del MIT, il Massachusetts Institute of Technology.
“Un essere umano non può essere spezzato”, sono state le parole con cui Herr ha incorniciato la performance di Adrianne lo scorso 19 marzo a Vancouver, in Canada, quando insieme al suo accompagnatore, Christian Lightner, la giovane ballerina ha danzato per alcuni minuti sulle note di “Ring My Bells” di Enrique Iglesias. L’esibizione è avvenuta a margine della Ted Conference. Durante la manifestazione dedicata alla tecnologia e al design, Herr ha spiegato tra l’altro come avesse speso ore al MIT per capire a fondo la danza e i suoi movimenti e così progettare laprotesi hi-tech su misura per le esigenze di Haslet-Davis.
Lo stesso Herr ha perso entrambe le gambe nel 1982, in seguito a un incidente avvenuto durante un’arrampicata, e indossa delle protesi progettate da lui. L’ingegnere del MIT ha detto anche di essere stato colpito dalla forza di Adrianne già all’indomani della tragedia, quando durante una visita in ospedale aveva espresso la determinazione di tornare a ballare. “Sapevo che dovevo farlo e che l’avrei fatto”, ha detto Haslet-Davis, “aver ballato di nuovo è un’emozione grandissima”. A testimoniarlo, proprio prima dell’inchino finale, è spuntata anche una lacrima a bagnare il suo volto raggiante.