Isabella Vinci ha 28 anni ed è una terapista della Neuropsicomotricità presso l'ambulatorio di via Taldi che la Cooperativa OSA gestisce nel territorio del VI Municipio, a Roma. Lavora con bambini che presentano differenti gradi di disabilità, “i miei bimbetti” come li chiama affettuosamente durante la nostra chiacchierata.
“Il mio lavoro consiste nell'aiutare i piccoli pazienti dell'ambulatorio ad acquisire quelle competenze che non hanno mai avuto. Penso, ad esempio, ai bimbi che soffrono d'autismo e che non ti guardano mai negli occhi. Con loro, attraverso il gioco che solitamente è quello delle bolle di sapone, cerco di instaurare una relazione. Ogni bambino ha un livello di patologia diverso e quindi esigenze differenti: per questo viene stilato il piano di trattamento attraverso un lavoro d'équipe”.
A loro, ai piccoli pazienti di via Taldi, e più in generale a tutti i bambini con difficoltà, Isabella ha dedicato il suo secondo libro intitolato “La Notte dei desideri” (Augh edizioni – collana Giovani Orme), presentato lo scorso 6 marzo in una scuola primaria di Ronciglione, Viterbo, nell'ambito del progetto “Libri a Scuola”, anteprima del Cubo Festival che a fine maggio animerà con reading ed eventi il borgo medievale della cittadina viterbese.
“In precedenza avevo scritto anche un romanzo urban fantasy (“Cronache della Stirpe Nascosta”, ndr), ma questa è l'opera che mi sta dando maggiori soddisfazioni – rivela Isabella – ha un valore particolare anche per la storia che racconta e perché è il mio primo libro per bambini. Lo avevo presentato nel settembre scorso, invitando anche alcune famiglie dei piccoli che assisto all'ambulatorio perché alla fine questo libro è dedicato soprattutto a loro”.
A maggio Isabella sarà ospite del Cubo Festival dove coinvolgerà i suoi piccoli lettori in giochi e disegni ispirati al libro. Prima però c'è il suo lavoro all'ambulatorio di via Taldi, su cui ha realizzato anche una tesi sperimentale, in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma sulla comorbidità dei disturbi dell'apprendimento che le ha permesso di conseguire la laurea magistrale in psicologia della salute.
“La Notte dei desideri” racconta la storia di Lorenzo, un bambino che nella notte in cui cadono le stelle, appunto quella dedicata ai desideri, ne esprime uno così sincero da catturare una stella “agganciando” Elo, un alieno esploratore proveniente da un pianeta lontano, nato proprio con il compito di esaudire desideri. La richiesta di Lorenzo, tuttavia, non è facile da realizzare. E dopo varie peripezie che vedranno i due proiettati in mondi fantastici alla ricerca dei genitori perfetti, Lorenzo si renderà conto che l’amore di cui aveva bisogno non era poi così lontano.
E da lontano viene anche la passione per la scrittura di Isabella, iniziata leggendo i libri di Gianni Rodari. “Ho sempre amato leggere e custodisco ancora il primo libro di Rodari letto a 7 anni – racconta – poi ho scoperto di avere la propensione a raccontare storie, amo scrivere perché mi aiuta a mettere ordine nei miei pensieri. Ho iniziato quando avevo 15 anni, ma non avevo mai pensato a pubblicare un libro. Poi un giorno mi sono convinta a provarci, almeno prima di compiere 30 anni. E devo dire che è andata bene, visto che ne ho 28 e sono già alla mia seconda pubblicazione”.