Si celebra oggi, 1 dicembre, la Giornata Mondiale contro l'Aids, ricorrenza che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'epidemia mondiale della malattia dovuta alla diffusione del virus HIV. Come ogni anno, anche nel nostro Paese, sono diverse le organizzazioni e le associazioni impegnate in campagne informative e di prevenzione, raccolte fondi e giornate di test gratuiti. Diverse istituzioni, come l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l'Istituto Superiore di Sanità, hanno invece provveduto ad aggiornare e pubblicare rapporti e studi con numeri e dati relativi alla diffusione del virus dell'HIV. Ma la Giornata Mondiale dell'Aids è anche un'occasione per ricordare il primo servizio messo in piedi dalla Cooperativa OSA che iniziò la sua attività proprio offrendo assistenza domiciliare alle persone affette da HIV.

LE ASSOCIAZIONI La Lega Italiana per la lotta contro l'Aids (Lila), ad esempio, ha previsto molte iniziative come giornate di test gratuito, proiezioni e spettacoli, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza dell'Aids soprattutto tra i più giovani. Fino al prossimo 6 dicembre, è attiva la campagna di raccolta fondi con SMS solidale al 45504 intitolata “Fatti un regalo: fai il test”. L'intento è quello di incentivare l'uso del test rapido salivare per l'HIV, che consente una diagnosi tempestiva e la successiva cura, nonché l'adozione di comportamenti corretti per prevenire la trasmissione ad altre persone. I Giovani della Croce Rossa Italiana, invece, saranno presenti in numerose piazze italiane, per promuovere l'educazione alla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale. L'iniziativa è stata lanciata anche sui social network con video “educativi” postati sulla pagina Facebook.

I DATI I numeri relativi alla diffusione del virus non sono purtroppo incoraggianti. L'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Centro europeo controllo malattie (Ecdc) hanno pubblicato un rapporto annuale sulla diffusione della malattia. Nel 2014 le diagnosi di HIV continuano ad aumentare. Si registrano, infatti, 142mila mila nuovi casi di infezioni nei 53 paesi della regione europea dell'Oms, di cui circa 30mila nella sola Unione Europea, il numero più alto dagli anni '80. In aumento nuove infezioni da rapporti omosessuali (42%), mentre quelle dovute a rapporti eterosessuali sono al 32%. Quelle da tossicodipendenti che usano droghe iniettabili sono il 4,1%. L'11% delle infezioni avviene nella fascia tra i 15 e i 24 anni. Anche in Italia la situazione tra i giovani è allarmante. Secondo quanto emerge dal rapporto del Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato l'aggiornamento annuale della sorveglianza sulle nuove diagnosi di Hiv e i casi di Aids, la fascia più colpita dal virus è quella tra i 25 e i 29 anni, con un contagio nell'84% dei casi (più di 8 volte su 10) attraverso rapporti non protetti. Nel 2014, sempre nel nostro Paese, 3.695 persone hanno scoperto di essere HIV positive. Un'incidenza pari a 6,1 nuovi casi ogni 100 mila residenti: un dato che non evidenzia particolari variazioni rispetto al triennio precedente e che posiziona l'Italia al dodicesimo posto tra gli Stati dell'Unione Europea.

LA COOPERATIVA OSA All'assistenza domiciliare alle persone affette da Aids è legata indissolubilmente la storia della Cooperativa OSA che sul servizio AIDS sociale, il primo messo in piedi dalla Cooperativa, ha costruito la sua storia trentennale. Come spiegato da Giuseppe Taddeo, psicologo impegnato nella Divisone Sociale, socio di OSA dal 1992, nelle pagine dell'edizione di OSA News di giugno “la storia del servizio di assistenza domiciliare alle persone affette da Aids è, al tempo stesso, la storia della Cooperativa e la storia di molti di noi: i soci lavoratori della prima generazione. Una curiosa convergenza che vede nel 1990 l’avvio concreto di un percorso lungo e significativo. È per questo che il servizio, oltre che per la sua natura unica e peculiare per la tematica che affronta quotidianamente, simboleggia la vita stessa di OSA e dà a molti operatori della prima ora un senso di appartenenza forte e consolidata nel tempo. Ancora oggi il servizio viene citato da molti di noi nelle occasioni importanti come il punto di inizio di una lunga storia che ci appartiene, ci ha formati, ci ricorda da dove siamo partiti e cosa via via abbiamo costruito. Quello che siamo oggi, in termini di professionalità acquisita ed esperienza, è da lì che nasce e prende avvio”.

 

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