Si celebra domani, 3 dicembre, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. L'iniziativa è stata istituita nel 1981 per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza del tema e promuovere una piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita, bandendo ogni forma di discriminazione e violenza. Dal luglio del 1993, questa ricorrenza, in accordo con le Nazioni Unite, è diventata anche la Giornata Europea delle Persone con Disabilità.
I DATI. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel mondo sono presenti oltre 1 miliardo di persone con disabilità, il 15% della popolazione mondiale. Di questi, quasi 190 milioni di persone affronta difficoltà “molto significative” nella propria quotidianità. Dati e percentuali destinati ad aumentare a causa dell'invecchiamento della popolazione e dell'aumento su scala globale delle malattie croniche. Nel nostro Paese, secondo l'Istat, le persone con disabilità sono 3 milioni, il 5% dell'intera popolazione. Va sottolineato che solo un milione e centomila usufruiscono di indennità di accompagnamento, mentre oltre 200 mila adulti non ricevono assistenza adeguata. Il 70% delle famiglie con persone disabili non riceve alcun servizio a domicilio. Del resto, l'Italia spende poco per la disabilità: 430 euro pro capite (fonte Eurostat). Una cifra che posiziona il Belpaese al di sotto della media europea, pari a 538 euro. Anche a livello territoriale, si registra una profonda disparità tra regione e regione. La Calabria, ad esempio, spende 469 euro contro i 3.875 euro del Piemonte. C'è poi il capitolo dell'inclusione, l'aspetto che influenza forse maggiormente la vita negativa delle persone con disabilità.
L'EDIZIONE 2016. Tema di quest’anno sarà, rispetto alle persone con disabilità e alla loro inclusione nella società, il raggiungimento dei 17 Obiettivi per il futuro che vogliamo: si tratta dei 17 Sustanable Development Goals, ovvero diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile lanciati e promossi dall’ONU, dopo gli “obiettivi di sviluppo del millennio” nel 2015, per promuovere, nel prossimo futuro, lo sviluppo internazionale in modo sostenibile.