Protagonisti, al servizio del Paese: è questo il fulcro della 39a Assemblea nazionale di Confcooperative che si svolgerà il 4 e il 5 maggio 2016 a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica nella Sala Sinopoli.
La sessione pubblica è prevista per mercoledì 4 maggio alle ore 10:30 e sarà aperta con la relazione del presidente Maurizio Gardini. Molti i temi che saranno affrontati, tra cui la riforma delle pensioni, l’andamento economico delle cooperative nella crisi; la tassazione sul lavoro e sulle imprese; i debiti PA e l’accesso al credito.
Per il governo, interverranno: Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento; Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; Beatrice Lorenzin, ministro della Salute e Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente.
Il 4 pomeriggio e il 5 mattina sono riservati ai delegati per il dibattito interno. Il rinnovo degli organi sociali è previsto per giovedì 5 maggio.
Sarà presente anche il presidente di OSA Giuseppe Milanese in qualità di presidente di Federazionesanità.
Il 1 maggio il presidente Gardini, al microfono di Cristina Guerra del TG1 ha spiegato come le cooperative sono al centro della ripresa economica del Paese e quali sono i punti salienti dell’Assemblea.
Ecco il servizio:
Hanno difeso e aumentato l’occupazione, hanno affrontato e superato la crisi che ha strozzato il Paese, hanno trainato il sistema economico e fatto da ascensore sociale per donne, giovani e stranieri.
Sono le cooperative che rappresentano nel panorama produttivo italiano l’8% del PIL, si tratta secondo gli ultimi dati diffusi da Confcooperative di 19.000 aziende con 3,3 milioni di soci, 530 mila persone occupate e 66 miliardi di € di fatturato. Sono numeri che chiariscono bene il peso specifico di questa realtà.
“Sono la struttura portante di molti settori – ha dichiarato il Presidente Gardini – dal credito all’alimentare, al sociale, al sanitario, alle costruzioni, al lavoro e quindi sono un pezzo importante che ha saputo tenere sul fronte occupazionale, incrementando in questi difficili anni di crisi dove la disoccupazione è cresciuta è riuscita ad andare in controtendenza aumentando l’occupazione”.
Ma le cooperative intendono anche farsi volano di nuove proposte sia sul fronte occupazionale che previdenziale. Sul primo infatti i dati mostrano un’alta partecipazione anche nei ruoli apicali delle donne: si parla di oltre il 60% di donne tra gli occupati e del 30% di dirigenti donne a fronte del 16% negli altri modelli di impresa.
Numeri importanti riguardano anche gli stranieri che rappresentano il 15% dei lavoratori delle cooperative, soprattutto nel campo agroalimentare.
“Siamo contro le strutture che accolgono migliaia e migliaia di immigrati – prosegue Gardini – Noi siamo per strutture più piccole dove c’è un’accoglienza vera, che prepara anche ad un inserimento sociale e lavorativo all’interno del Paese”.
Sulla questione previdenziale la proposta del presidente di Confcooperative Gardini è quella di promuovere la flessibilità in uscita per favorire la staffetta generazionale, coprendo i costi con la partecipazione di imprese, lavoratori e Stato.
“Noi vogliamo essere protagonisti di questo sviluppo – ha concluso il presidente Gardini ai microfoni del TG1 – non siamo imprese che possono delocalizzare e andare a produrre in altre zone del pianeta dove si corre più velocemente. Questa Assemblea sarà l’occasione per scrivere le pagine del futuro e per darci un protagonismo”.
Guarda l’intervista del presidente Gardini del 1 maggio andata in onda al TG1 delle ore 8:00