Prevenire la disabilità motoria dell’anziano si può. Come? Grazie al progetto europeo “SPRINTT” (Sarcopenia and Physical fRailty IN older people: multi-componenT Treatment strategies) che prevede di coinvolgere 1.500 ultrasettantenni in 9 nazioni europee, 14 centri universitari coinvolti, oltre 100 giovani ricercatori europei e un finanziamento di 49 milioni di euro.
 

La guida di questa importantissima iniziativa è stata affidata ai geriatri del Policlinico Gemelli di Roma. Da qui l’appello del professor Francesco Landi, geriatra del Gemelli e responsabile europeo dello studio clinico: “Venite a trovarci al Policlinico Gemelli, oppure contattateci allo 06/30153921 o all'indirizzo email  sprintt.italia@gmail.com – spiega il -. Siamo a disposizione per fornire qualsiasi informazione e per programmare una valutazione gratuita dello stato di salute”.
 

Il progetto SPRINTT si rivolge a uomini e donne, di almeno 70 anni di età, che vivono a casa (non in case di cura o strutture di lungodegenza) e che sono ad alto rischio di sviluppare disabilità nel medio termine. I partecipanti vengono assegnati in maniera casuale a un intervento multicomponente che comprende attività fisica, dieta personalizzata e misurazione di vari parametri mediante dispositivi tecnologici, oppure a un gruppo di educazione alla salute. Entrambi i gruppi saranno seguiti per almeno due anni in maniera assolutamente gratuita da un’équipe medica dedicata.
 

“Quando vedete una persona rallentare nel suo incedere, avere necessità di accompagnarsi a qualcuno per camminare, appoggiarsi ogni tanto a un mancorrente. Ecco la fotografia della vecchiaia – spiega il professor Roberto Bernabei, direttore del Polo Invecchiamento, Neuroscienze, Testa Collo e Ortopedia del Policlinico Gemelli, che coordina il progetto di ricerca -. Attraverso questo progetto per la prima volta e con un finanziamento così cospicuo l’Europa scommette sulle concrete possibilità della scienza di contrastare la conseguenza principale e impattante dell'invecchiamento”.
 

Gli obiettivi finali del progetto SPRINTT sono: offrire efficienti opzioni terapeutiche per gli anziani affetti da PF & S e di migliorarne la qualità di vita. Questo risultato contribuirà direttamente alla sostenibilità e l'efficienza dei sistemi sanitari e della socio-assistenza a lungo termine.

 

Obiettivi generali del progetto

Il progetto SPRINTT ha due obiettivi principali. In primo luogo, mirerà a fornire una chiara, obiettiva, scientificamente valida e clinicamente rilevante, definizione di Fragilità Fisica & Sarcopenia (PF & S), per consentire l'identificazione degli individui anziani affetti da questa condizione. Poi, condurrà uno studio clinico randomizzato su larga scala volto a testare gli effetti di un intervento multicomponente (basato su attività fisica, consulenza nutrizionale e tecnologie innovative) rispetto a un programma educativo sanitario per la prevenzione della disabilità motoria negli anziani residenti in comunità affetti da PF&S che vivono in Europa.

 

Le tre fasi dell’intervento multicompenente
 

Attività fisica. L’attività fisica consiste in esercizi aerobici (per es., camminare), di resistenza (prevalentemente degli arti inferiori, con l’utilizzo di cavigliere con pesi incrementali), di flessibilità e di equilibrio. L’obiettivo minimo sarà di aumentare la quantità di attività fisica ad almeno 150 minuti a settimana (come da linee guida OMS per la popolazione over65). Le sedute di allenamento saranno eseguite 2 volte a settimana presso il centro clinico sotto la supervisione di istruttori dedicati e da 3 a 5 volte al domicilio del partecipante. Nessuno degli esercizi richiederà l’utilizzo di attrezzature ginniche.
 

Dieta personalizzata. A supporto dell’esercizio fisico, il progetto SPRINTT prevede un intervento nutrizionale personalizzato (tramite un vero e proprio “personal trainer” della nutrizione) che si prefigge come obiettivo il raggiungimento di un adeguato introito giornaliero di calorie e proteine.
 

Misurazione parametri mediante dispositivi tecnologici. L’intervento tecnologico consiste nel monitoraggio dell'attività fisica tramite un actimetro per una migliore personalizzazione dell’intervento.
 

(fonti: www.policlinicogemelli.it / www.mysprintt.eu)

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