A Casa Melissa è arrivata ad agosto 2015. Ha scoperto la Residenza Socio Sanitaria Assistenziale che OSA gestisce a Mesagne, in provincia di Brindisi, “smanettando” su internet. Ha chiamato in struttura, le hanno passato Mariella Iaia, la responsabile amministrativa di Casa Melissa e Villa Bianca. Una chiacchierata e poi, dopo qualche settimana e la presentazione dei documenti necessari, la conferma: “Ti accogliamo qui da noi”. Maura ha 34 anni, un diploma da parrucchiera, un sorriso che si apre alla vita e un'allegria contagiosa. È nata e cresciuta in Svizzera, ma si è trasferita in Puglia per amore, dopo aver incontrato in vacanza, a Francavilla, suo marito. Nel marzo del 2007 ha scoperto di essere affetta da Sclerosi Multipla. La diagnosi è arrivata dopo 5 anni di controlli. Prima di arrivare nella RSSA gestita dalla Cooperativa, Maura è tornata in Svizzera, dove abitano i suoi genitori, e poi a Potenza in una struttura riabilitativa. Altri due anni di controlli e cure, dal 2013 al 2015, poi l'arrivo a Mesagne l'estate scorsa. I primi tempi sono stati complicati. “All'inizio ero spaventata – spiega Maura – poi piano piano mi sono ambientata. Ho imparato a conoscere gli altri assistiti e, soprattutto, sono stata aiutata dagli operatori che mi hanno messa subito a mio agio”.

 

Con il passare del tempo, Maura ha fatto amicizia anche con gli altri ospiti della struttura. “Qui non ci si annoia mai – sottolinea con una battuta – c'è un'organizzazione molto ben studiata. I giovani e gli anziani vengono coinvolti in diverse attività e abbiamo sempre qualcosa da fare. La cosa più divertente che mi è capitata da quando sono qui? Andare a vedere il concerto dei Negramaro a Bari, il 24 novembre scorso, insieme agli altri assistiti e ad Angela, Mariella, Giuseppe, Fabio, Francesca e Jenny. È stata un'esperienza indimenticabile”. Ma come definire, in poche parole, la sua nuova vita a Casa Melissa. Maura ci pensa un po' e poi dice: “Qui mi sento accolta come in una famiglia, da quando sono a Casa Melissa la mia vita è cambiata. Sono più serena, più tranquilla. C'è tanta gente che si occupa tutti i giorni di me, che mi sta intorno, mi assiste. Lo fanno con tutti, non solo con me e la trovo una cosa bellissima”.

 

Leggi l'articolo integrale pubblicato sul numero 1/2016 di OSA News

Share This