Un nuovo servizio di assistenza per le famiglie è stato attivato da OSA a Frosinone e provincia nell’ambito della programmazione contenuta nel Piano Attuativo Locale (PAL) per il contrasto alla povertà del Distretto Sociale B.
Si tratta di un progetto di educativa domiciliare che consente di seguire nel loro percorso di crescita i bambini e i ragazzi dei nuclei familiari in difficoltà, motivandoli nello studio e sviluppando le loro capacità relazionali. Questa nuova iniziativa è stata finanziata con le risorse della Quota Servizi Fondo Povertà destinate ai percettori del Reddito di cittadinanza ed è rivolta a tutti i beneficiari della misura che sono presi in carico dai Servizi Sociali dei 23 Comuni afferenti al Distretto Sociale B, di cui Frosinone è Capofila.
“Laddove ci sia la necessità di intervenire con un sostegno socio-educativo in favore di nuclei familiari fragili, in particolare con presenza di minori o disabili” spiega Paola Di Dario assistente sociale OSA a Frosinone, “il Servizio Sociale può inviare a casa un educatore per la prevenzione o la riduzione del rischio di esclusione sociale, per il potenziamento delle autonomie dei componenti del nucleo o per attuare interventi disposti dal Tribunale per i Minorenni”.
Il servizio prevede la presenza in casa o in attività esterne di un educatore professionale dalle 2 alle 6 ore settimanali, in relazione al numero dei minori presenti nel nucleo familiare e al fabbisogno rilevato. Dopo aver programmato con l’assistente sociale di riferimento un piano di intervento specifico, l’educatore si affianca al minore e ne segue la quotidianità con l’obiettivo di valutare il clima che si vive in famiglia e la qualità della relazione genitori-figli.
“In una prima fase”, racconta l’assistente sociale OSA Desirè Potenziani che coordina il gruppo di professionisti OSA a Ferentino (Fr), “si opera prevalentemente a casa del minore per capire la situazione e le dinamiche familiari. Si comincia supportandolo nel suo percorso scolastico e nell’organizzazione del tempo dedicato allo studio. Il nostro lavoro prosegue accompagnando i ragazzi nel loro tempo libero, affiancandoli durante le attività ricreative, sportive o di socializzazione. Con i più piccoli organizziamo anche attività di gioco o laboratori specifici presso i centri diurni che OSA gestisce sul territorio. Durante gli incontri cerchiamo di condividere azioni e comportamenti che possano migliorare la qualità dei rapporti familiari e risolvere insieme le criticità, coinvolgendo anche i genitori nella fase di elaborazione delle strategie.”
A Frosinone il servizio di educativa domiciliare è già attivo. Fulvio Palma, assistente sociale, incaricato di coordinare le azioni OSA che riguardano il Reddito di cittadinanza nel Comune di Frosinone, ha predisposto i primi piani di intervento, e in alcuni casi, dopo i colloqui preliminari con i genitori, gli educatori si stanno già confrontando con i minori. All’interno del protocollo di intervento sono previste azioni che coinvolgono in sinergia altri servizi assicurati da OSA, come il servizio distrettuale Centro per la Famiglia/Mediazione Familiare, che svolge attraverso le psicologhe interventi di consulenza e supporto alla coppia genitoriale in caso di relazioni familiari disfunzionali o in caso di elevata conflittualità.
“Uno dei nostri primi interventi programmati ha riguardato la tutela di minori che oggi sono impegnati in attività laboratoriali, per esempio di falegnameria, presso il Centro Sociale Integrato”, sottolinea Caterina Fabrizi coordinatrice del CSI e delle attività di assistenza domiciliare educativa nei Comuni a gestione OSA di Patrica, Morolo e Supino, insieme alla Referente dei Minori del CSI, Maria Cristina Campioni. “È un’azione educativa importante nel percorso di miglioramento della vita familiare che contribuisce alla riuscita del progetto di crescita del ragazzo, delle proprie abilità e potenzialità, recuperando un’esperienza ricca di valore come quella che si svolge presso la struttura di via Armando Fabi”.
Questo nuovo progetto di educativa domiciliare ha messo in moto un bel lavoro di squadra all’interno della rete di servizi territoriali che la Cooperativa gestisce nel Distretto Sociale B di Frosinone. Una azione di tutela a tutto tondo che completa l’intervento sociale su più fronti, ottimizzando sensibilità, metodologie e operatività diverse e facendole convergere verso un obiettivo comune.
Grazie a questa nuova opportunità è possibile ora intervenire sul nucleo familiare percettore del Reddito di cittadinanza con una prestazione a 360 gradi che, oltre a migliorare in efficienza ed efficacia, permetterà di intercettare nuovi bisogni sul territorio.