“Credo negli esseri umani”. Le note e le parole della canzone di Marco Mengoni sono la colonna sonora dello spettacolo che ieri pomeriggio ha visto pratogonisti sul palco dell'Auditorium Colapietro i ragazzi del Centro Sociale Integrato di Frosinone e quelli del Centro Diurno “Luca Malancona” di Ferentino insieme agli anziani iscritti ai Centri sociali del capoluogo ciociaro. Uno spettacolo di umanità e bellezza, portato in scena grazie all'impegno degli ospiti e degli operatori delle tre strutture gestite dalla Cooperativa OSA nel territorio frusinate. Un evento che è frutto di un lavoro comune fatto da operatori e da utenti, contraddistinto dall'impegno, dalla passione, dalla motivazione. E che racconta come ognuno abbia il suo posto nel mondo e che insieme si possa fare tutto. Anche muoversi in una città come New York. “Una città di tutti, una città per tutti” come recita il titolo dello spettacolo che ha visto esibirsi gli ospiti dei Centri diurni di Frosinone e Ferentino e che, in fondo, racchiude una storia di integrazione, inclusione sociale, cultura della diversità. Sul palco anche tre anziani dei Centri Sociali di Frosinone che hanno divertito il pubblico con un estratto della commedia “Pericolosamente” di Eduardo De Filippo. Al centro di tutto, dunque, ci sono gli assistiti, intorno un'atmosfera bellissima condivisa con oltre 200 spettatori. C'è persino la dichiarazione di matrimonio tra Laura e Andrea, due assistiti del Centro Sociale Integrato di Frosinone, che si consuma nel backstage ed ha la “benedizione” del presidente Milanese e di tutti i presenti.

 

È un pomeriggio che strappa gli applausi, suscita tanto divertimento e, soprattutto, regala emozioni. Le stesse emozioni che, in tanti tra i presenti, hanno voluto mettere nero su bianco scrivendo qualche riga sul libro dedica sistemato all'interno dell'Auditorium insieme ai pannelli raffiguranti i 50mila volti OSA. “Ci hanno lasciato delle dediche intense e questo per noi è un riconoscimento prezioso – è il commento di Anna Caterina Fabrizi, coordinatrice del CSI OSA di Frosinone –. Possiamo dire che l'evento è perfettamente riuscito e ci ha fatto davvero piacere vedere, insieme tra il pubblico, oltre al presidente Milanese e a diversi operatori di tutti i servizi, anche i familiari dei ragazzi ed esponenti delle istituzioni cittadine. I ragazzi sono stati bravissimi e bisogna sottolineare l'impegno e la passione che gli operatori hanno messo in questo progetto, affinché tutto andasse per il meglio”.

 

“Mi ha emozionata quando abbiamo proiettato in video il collage d'immagini che mostrava i volti dei nostri assistiti e degli operatori, spesso ritratti insieme durante momenti di quotidianità e di gioia – racconta Roberta D'Alatri, coordinatrice del servizio SAD e dei Centri Sociali Anziani di Frosinone – oltre agli utenti delle strutture c'erano anche le immagini degli assistiti del servizio domiciliare. È stata proprio questa unione dei diversi servizi che mi ha emozionata. È stato bello vedere i nostri anziani esibirsi e divertirsi sul palco. È un lavoro che è frutto dell'attività del laboratorio teatrale che facciamo nelle strutture e che mirano a promuovere la voglia di stare insieme. L'idea di fondo di questo evento era quello di portare in scena i nostri ragazzi così come sono e far riconoscere OSA e il suo livello di integrazione con le reti formali e informali sul territorio. Dietro ad uno spettacolo come questo ci sono motivazioni, impegno, passione di tutta un'équipe di lavoro, soprattutto nel sociale”.

 

“È stata un'esperienza positiva, un bel momento di integrazione sia tra Centri Diurni diversi che hanno collaborato per raggiungere un obiettivo comune, la messa in scena dello spettacolo, sia con il tessuto sociale del territorio di Frosinone – dice Alessandra Caciolo, psicologa e coordinatrice del Centro Diurno 'Luca Malancona' di Ferentino -. Personalmente è stato bellissimo vedere i nostri ragazzi salire sul palco e comporre, attraverso un puzzle fatto di cartelloni, la frase 'Credo negli esseri umani' sulle note della canzone di Marco Mengoni. In effetti è davvero così: la vera inclusione sociale nasce proprio dall'umanità delle persone. Un altro momento emotivamente forte è stato quando alcuni dei nostri assistiti sono saliti sul palco e hanno partecipato ad alcuni giochi di giocoleria. Per tanti di noi sembra facile esibirsi davanti ad un pubblico, ma per loro non è scontato. Vedere che lo spettacolo è riuscito ci ha reso felicissimi”.

 

“Oggi vi ringrazio veramente con tutto il cuore, quando succedono queste cose uno si accorge di essere fortunato – dice il presidente Giuseppe Milanese dal palco – dedicare la propria vita lavorativa ad una cosa così e vedere i nostri ragazzi e i loro familiari felici penso che sia quanto di più bello ci possa capitare”. Parole di gratitudine arrivano anche dal responsabile della Divisione Sociale di OSA, Marcello Carbonaro, che insieme al presidente Milanese ha donato una targa ai ragazzi e agli operatori di tutte le strutture coinvolte. Un attestato di stima, un ricordo con incisa una dedica speciale: OSA 10 anni Insieme. Grazie per aver espresso ancora una volta con impegno e passione il meglio di voi.

 

“Con il presidente Milanese –  sottolinea Marcello Carbonaro –  dieci anni fa abbiamo fatto una scommessa e abbiamo deciso insieme di sviluppare l'area sociale. Sono stati dieci anni importanti, che ci hanno insegnato tanto. Si possono fare tante cose e abbattere le barriere, basta volerlo ed essere sempre positivi. Grazie a tutti”. Credo negli esseri umani.

 

 

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