Sono iniziati lo scorso 22 settembre a Brescia i corsi di formazione di FederazioneSanità sul ruolo e sulle potenzialità di sviluppo della cooperazione sanitaria nell'ambito dell'assistenza primaria. Per tre giorni, fino al 24 settembre, presso la sede di CEF (Cooperativa Esercenti Farmacia), si è parlato di trasformazioni della sanità, di innovazione nell’assistenza primaria e del ruolo che la cooperazione può rivendicare in tali processi. I temi, approfonditi in questi anni da FederazioneSanità, sono stati spiegati, condivisi e discussi di fronte ad un’aula che ha visto la viva partecipazione di operatori provenienti da cooperative di medici, di farmacisti e da cooperative a specializzazione sanitaria della regione Lombardia.
Quella lombarda è però solo l'edizione inaugurale di un più ampio percorso formativo, finanziato con i fondi del bando Fon.Coop Avviso 25 Settoriale, che farà tappa anche a Roma (dal 1 al 3 dicembre) e, nel 2017, a Napoli, Bari, Brindisi e Catania.
“Presso la sala convegni della cooperativa CEF , che ha prestato le proprie strutture per ospitare il corso – si legge sul sito di FederazioneSanità – si sono dunque alternati docenti e contenuti: Valerio Luterotti, Vicepresidente di FederazioneSanità, ha aperto i lavori parlando della crisi del SSN, delle trasformazioni in atto, ma anche dell’occasione che tali cambiamenti potrebbero costituire per la cooperazione se essa riuscisse a strutturare adeguate forme di partenariato con il sistema pubblico. Ha proseguito poi parlando della “rivoluzione copernicana” proposta da FederazioneSanità e delle opportunità aperte dalla riforma del Terzo Settore, ora in fase di normazione attuativa. Giorgio Verdecchia, del Comitato Scientifico della Federazione (Cnap – Comitato Nazionale Assistenza Primaria), nel corso della seconda giornata, ha invece delineato la differenza tra salute e sanità, tra cure ed assistenza primaria, passando in rassegna le differenti forme organizzative (cooperazione sociale tra MMG, strutture consortili interprofessionali, cooperative di farmacisti) che la cooperazione può assumere per rispondere alle sfide poste dall’assistenza primaria stessa.
Protagonista dell’ultima giornata è stato l’Avvocato Pietro Moro, con un focus giuridico sull’impresa cooperativa e, nello specifico, sulla cooperazione sociale, nel quale ha ripercorso alcuni pilastri dell’istituto cooperativo (mutualità, prevalenza, democraticità) con esempi tesi a illustrare come questi, lungi dall’essere principi astrattamente giuridici, hanno risvolti nella pratica quotidiana dell’impresa e dei suoi dipendenti. Ha chiuso i lavori Valerio Luterotti, con un excursus sulle forme di aggregazione di impresa e con la presentazione del modello consortile promosso da FederazioneSanità CAP, Consorzio Assistenza Primaria”.
Fonte: FederazioneSanità Confcooperative