Il nuovo Presidente della Fondazione Bambino Gesù, Mariella Enoc, presentando ieri alla stampa la nuova campagna “Vite Coraggiose” per la raccolta fondi dell’Ospedale pediatrico romano, ha fatto il punto sulle imminenti iniziative che coinvolgeranno il nosocomio, qui a Roma.

“In questi ultimi anni – ha spiegato la dottoressa Enoc – abbiamo rilevato una sensibile diminuzione di prese in carico di bambini provenienti dalle periferie disagiate e dai campi rom, anche per problemi burocratici. Così abbiamo scelto di andare da loro nelle periferie e con la Cooperativa OSA abbiamo attrezzato un ambulatorio mobile. Coinvolgendo le parrocchie e grazie alla disponibilità di medici pediatri volontari effettueremo un servizio di educazione, prevenzione e valutazione medica direttamente nei territori più difficili, andando incontro ai bisogni di cura di molte famiglie in difficoltà”.

Si tratta del progetto “Nontiscordardimè”, sostenuto dal Fondo Sviluppo di Confcooperative e da Banca di Credito Cooperativo di Roma, che mette in campo un’unità mobile per aiutare a curare i bambini in situazione di fragilità socio-economica. Le parrocchie dei quartieri interessati raccoglieranno le segnalazioni e le richieste di aiuto. L’Ospedale Bambino Gesù si occuperà di fornire assistenza clinica e pediatrica, mentre alla Cooperativa OSA spetterà il coordinamento, la parte infermieristica, la logistica e l’organizzazione attraverso una centrale operativa, costituita appositamente per il progetto. Anche direttamente all’interno delle unità mobili sarà possibile effettuare visite mediche e svolgere attività infermieristiche come medicazioni, controllo di parametri fisiologici, controllo della corretta assunzione di terapie, prenotazioni di visite mediche e rilevazione di bisogni assistenziali.

Per quanto riguarda il versante fund raising, “Vite coraggiose” sarà una campagna rivolta principalmente ai giovani e darà la parola a numerose persone che testimonieranno il coraggio nelle scelte di vita.  “Il tema – sottolinea Mariella Enoc – si riferisce a quanti lavorano nella comunità dell’Ospedale: non solo i bambini e le famiglie ma anche i medici, gli infermieri e i ricercatori. Sono persone che si mettono coraggiosamente in gioco per aiutare i più fragili”.

È un primo contributo che si intende offrire al Giubileo della Misericordia. “Abbiamo avuto gesti concreti di sostegno all’iniziativa – ricorda la dottoressa Enoc. Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione la rete di filiali per presentare il progetto, l’artista Mimmo Paladino ha realizzato un disegno che interpreta il senso della campagna e il cantante Al Bano ha composto per noi una canzone che è un inno dell’Ospedale.”

I fondi raccolti con “Vite coraggiose” nei prossimi tre anni verranno utilizzati principalmente per sostenere la ricerca e la cura delle malattie rare.

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