Si è conclusa oggi, giovedì 5 maggio, dopo la due giorni all'Auditorium Parco della Musica, la 39esima Assemblea Nazionale di Confcooperative intitolata “Protagonisti al servizio del Paese”. L'appuntamento – iniziato con il video-messaggio di Papa Francesco e con il suo invito a “fare impresa partendo dai bisogni” perché “questo è il vero talento cooperativo” – giunge al termine di una stagione assembleare partita a fine 2015 che ha visto la celebrazione di 96 assemblee territoriali e il coinvolgimento di oltre 20 mila cooperatori.

 

Lavoro, pensioni, welfare, accesso al credito e debito della Pubblica Amministrazione sono state alcune delle tematiche affrontante nella prima giornata di sessione pubblica dal presidente Maurizio Gardini, riconfermato alla guida della confederazione dai delegati delle 19 mila cooperative aderenti al termine della giornata di oggi, dedicata al rinnovo degli organi sociali e agli interventi dei delegati.

 

“Negli anni della crisi – ha ricordato il presidente Maurizio Gardini nel corso della sua relazione – le nostre cooperative hanno visto crescere gli occupati del 10%, creando oltre 48mila posti di lavoro, nel stesso periodo in Italia gli occupati sono scesi del 2,4%”. E quelli creati dalle cooperative sono posti di qualità, oltre il 75% degli occupati, l’85% nelle grandi cooperative, ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato; sei occupati su dieci sono donne, e al gentile sesso vanno un posto su quattro tra quelli di comando. Le cooperative consolidano così la funzione di ascensore sociale confermato anche dalla presenza di un under 35 nel cda di una coop su tre e da quella di oltre il 15% di stranieri nella forza lavoro complessiva.

 

Ai ministri che in rappresentanza del governo hanno partecipato ai lavori – Boschi, Galletti, Lorenzin e Martina – il presidente Gardini ha avanzato una proposta per combattere l’elevato tasso di disoccupazione tra i più giovani. “Contrastare il 40% di disoccupazione giovanile – ha detto Gardini – è una crociata che nessuno può disertare. Occorre promuovere la staffetta generazionale. Le imprese possono farsi carico della differenza tra la pensione piena e quella penalizzata per chi è a un anno dalla pensione. Soluzione che accontenterebbe il lavoratore in uscita; lo Stato nel medio lungo periodo; i giovani che darebbero maggiore competitività alle imprese, una spinta ai consumi, e farebbero crescere il gettito fiscale e i contributi previdenziali”. Sempre sul fronte del lavoro Gardini ha chiesto di continuare a ridurre il differenziale tra il costo aziendale e quanto percepisce il lavoratore. “Lo scarto – ha aggiunto il presidente di Confcooperative – è ancora troppo marcato (per chi percepisce un reddito lordo annuale di 16.200 euro, il costo aziendale è di 25.400 euro. Differenziale che sale notevolmente con la crescita della retribuzione con un lordo annuale di 33.900 euro, il costo aziendale annuale è di 52.900)”.

 

“I temi e le proposte contenute nella relazione del presidente Gardini – ha rimarcato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – hanno un forte ancoraggio con la vita e l’economia reale. Sono questioni su cui il governo è impegnato e sui cui intende continuare a lavorare. Con le cooperative abbiamo avviato un colloquio proficuo e in particolare con quelli impegnati nell’ambito socio sanitario abbiamo inaugurato un tavolo di lavoro per definire un programma di interventi che migliori la qualità e le aspettative di vita di chi vive in una condizione di bisogno”. Il ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi ha evidenziato il ruolo avuto dalle cooperative sociali sulla riforma del terzo settore, che dovrebbe essere approvata entro maggio. Ai delegati sono giunti i messaggi di auguri da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha parlato di cooperative come di “modello virtuoso” e del presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.

 

IL RINNOVO DELLE CARICHE SOCIALI. L'assemblea dei delegati delle 19 mila imprese di Confcooperative ha eletto all’unanimità Maurizio Gardini alla presidenza dell’organizzazione. La nuova squadra dei vicepresidenti è composta da: Marco Menni (vicario), Ugo Campagnaro, Claudia Fiaschi, Gaetano Mancini e Diego Schelfi. Cambio anche alla segreteria generale, con la nomina di Marco Venturelli che, con quella di Fabiola Di Loreto alla direzione generale avvenuta in precedenza, completa il quadro del rinnovo cariche di Confcooperative.

 

(fonte: Italia Cooperativa; Confcooperative)

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