Fare squadra insieme per affrontare come un corpo unico un momento difficile. Gli infermieri del servizio di Assistenza Domiciliare OSA delle varie sedi lombarde – Milano, Bergamo, Brescia, Monza e Crema – in questi giorni si sono messi a disposizione dei loro colleghi della Residenza Bellagio per offrire un supporto ulteriore nell’assistenza agli ospiti e garantire un’attenzione ancora maggiore alle esigenze di ognuno degli assistiti. Una storia di ordinaria cooperazione e di grande solidarietà che vede collaborare tra di loro i professionisti della Cooperativa.

 

“Non abbiamo esitato un attimo nel metterci a disposizione, perché questo deve fare una Cooperativa di persone che lavorano insieme”, spiega Sara Longhi, 29 anni, membro del coordinamento infermieristico ADI Lombardia. Il servizio, a Bergamo come nelle altre sedi lombarde dell’Assistenza Domiciliare OSA, ha subito approntato una turnazione che potesse garantire la continuità assistenziale nelle case dei cittadini e che, al tempo stesso, potesse coadiuvare il personale della RSA.

 

Tutto questo nonostante le comprensibili difficoltà logistiche e geografiche. Per andare, ad esempio, da Bergamo a Bellagio occorre percorrere 60 km, un’ora e mezza di macchina, quasi tre ore se si utilizza il treno. Distanze che non hanno spaventato gli infermieri di OSA. C’è chi ha fatto andata e ritorno in giornata, chi si è fermato nel weekend dormendo in una struttura vicina alla RSA, prenotata appositamente per lo scopo.

 

È una spirale di solidarietà che annulla asfalto e km, che ti fa dire ‘ci sono’ per i tuoi colleghi e per gli assistiti della Cooperativa. “Ognuno di noi ha una famiglia ed esigenze differenti, ma siamo tutti infermieri e facciamo tutti parte di OSA”, afferma ancora Sara, “così ci siamo impegnati al massimo per coprire i turni e garantire un servizio con la stessa qualità ridistribuendo i carichi di lavoro tra i colleghi”.

 

Il lavoro congiunto tra i professionisti dell’ADI e quelli presenti nella RSA Bellagio è basato sulle tecniche infermieristiche che sono comuni con la domiciliare come, ad esempio, la somministrazione delle terapie, le medicazioni, l’idratazione o i prelievi.

 

“Siamo sempre affiancati dal personale di Bellagio, perché non è comunque facile entrare da un giorno all’altro in una struttura come una RSA e vogliamo essere soprattutto utili ai nostri colleghi in questa attività assistenziale. Alla fine, il rapporto che si instaura con gli assistiti è simile per i due servizi, perché c’è una forte componente relazionale che ti fa conoscere le persone, che è la parte bella del nostro lavoro”.

 

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