Un centro universitario per rendere accessibile anche a ciechi e ipovedenti il mondo dei grafici e delle formule matematiche. È questo l'obiettivo di Dapari (Disabilità in azienda, professionalità avanzata, ricerca e integrazione), il progetto messo a punto dall'Università di Torino per consentire ai disabili visivi di accedere facilmente agli studi delle facoltà scientifiche. L'idea è quella di realizzare un centro interno all'ateneo appositamente dedicato agli studenti con disabilità visive così da formare persone in grado di inserirsi nel mondo del lavoro.

“In questo modo permettiamo ai ragazzi di avere accesso a facoltà scientifiche come economia, matematica, fisica e chimica – spiega Anna Capietto docente dell'Università di Torino e referente del dipartimento di matematica per i disabili nonché del progetto Dapari – e, una volta conclusi gli studi, di avere maggiori possibilità di trovare un impiego. Il nostro intento è permettere a un disabile di essere assunto per le sue competenze e non perché lo stabilisce una norma”. La legge 68 del 1999 impone infatti a datori pubblici e privati di impiegare tra i propri dipendenti anche persone disabili.

I ricercatori torinesi hanno lavorato su un programma open source già in uso, “R braille”, al quale hanno aggiunto dei comandi integrativi realizzati da un ricercatore neozelandese. “Questo software funziona come una specie di Excel ma è più raffinato – continua Capietto -. Si inseriscono i dati e il programma lavoro affinché siano letti tramite il linguaggio braille sullo schermo oppure tramite la sintesi vocale. Inoltre, è possibile visualizzare i grafici in modo che anche un cieco possa leggerli. Un passaggio che prima non avveniva”. 

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