Uno studio condotto dal Ce.Ri.S.Ma.S. (Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario) dell'università Cattolica del Sacro Cuore, ha individuato ben 17 figure emergenti – 9 a livello ospedaliero, 8 a livello territoriale – nella professione infermieristica. A livello territoriale i nuovi ruoli vanno dal “facilitatore di percorsi”, che prende in carico il paziente, ai coordinatori, dedicati alla gestione del personale, ai professionali, specialisti nel campo infermieristico, assistenziale e/o riabilitativo. A livello ospedaliero invece, oltre al “care manager”, il vero 'angelo custode' che guida il paziente attraverso il percorso di cura, esiste il “case manager” che gestisce il flusso di pazienti ricoverati verso le strutture territoriali ed il “bed manager”, che si occupa dei trasferimenti dall'area dell'emergenza ai reparti.

La ricerca conferma, inoltre, che i nuovi ruoli organizzativi si stanno facendo sempre più spazio fra le migliaia di operatori italiani e che si vanno delineando nuove relazioni fra medico ed infermiere, sia in ospedale sia sul territorio. In particolare, scrivono i ricercatori, “lo sviluppo delle funzioni di coordinamento in ambito infermieristico si riverberano anche sul lavoro medico che, come conseguenza, sembra poter recuperare in modo più pieno la dimensione professionale del proprio lavoro”. 

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