L’ISTAT ha pubblicato il primo rapporto sulle persone con Disabilità in Italia. Si chiama “Conoscere il mondo della disabilità”, elabora dati riferiti al 31 dicembre 2017 ed è stato presentato in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, durante un’iniziativa promossa dall'INAIL (l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro), il Comitato Italiano Paralimpico e lo stesso Istituto nazionale di statistica, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In Italia sono state censite 3 milioni e 100 mila persone con disabilità; di queste oltre 1 milione e mezzo sono ultrasettantacinquenni (1 su 5 nella fascia di età) in prevalenza donne (990.000 unità). Il 26,9% di queste persone vive sola, il 26,2% con il coniuge, il 17,3% con il coniuge e i figli, il 7,4% con i figli e senza coniuge, circa il 10% con uno o entrambi i genitori, il restante 12% circa vive in altre tipologie di nucleo familiare.
Le regioni del Paese dove il fenomeno della disabilità incide maggiormente sono Umbria e Sardegna (rispettivamente l'8,7% e il 7,3% della popolazione). L'incidenza più bassa si registra in Veneto, Lombardia e Valle d'Aosta.
Per quanto riguarda la salute e l’autonomia, il 61% delle persone con disabilità dichiara di essere in cattive condizioni di salute (mentre per il resto della popolazione questa quota raggiunge appena lo 0,6%) mentre sempre secondo quanto riportato nel rapporto, 1 milione e 400mila persone anziane, in gran parte ultrasettantacinquenni (1 milione e 200mila), non risultano essere autonome nella cura della propria persona, nel fare il bagno o la doccia, sdraiarsi e alzarsi dal letto o sedersi e alzarsi da una sedia, vestirsi e spogliarsi, usare i servizi igienici e mangiare.
Anche per quanto riguarda l’istruzione, si conferma una situazione di grave deprivazione. La quota di persone con disabilità che hanno raggiunto i titoli di studio più elevati (diploma di scuola superiore e titoli accademici) è pari al 30,1% tra gli uomini e al 19,3% tra le donne, a fronte del 55,1% e 56,5% per il resto della popolazione. Gli alunni con disabilità iscritti nella scuola italiana nel 2017-2018 sono stati 272 mila (erano circa 200 mila nell’anno scolastico 2009-2010).
EMARGINAZIONE SOCIALE E POVERTÀ
In Italia sono circa 2 milioni e 300mila le famiglie nelle quali vive almeno una persona con limitazioni gravi.
Uno tra i dati più allarmanti che emerge dalla fotografia dell’ISTAT è che oltre 600 mila di queste persone risultano prive di una rete di aiuto.
Per assistere il familiare con disabilità il 32,4% delle famiglie riceve sostegno da reti informali; si tratta di una percentuale quasi doppia rispetto al totale delle famiglie (16,8%). La rete informale di aiuti delle famiglie non consente di fare a meno dei servizi a pagamento. Sono, infatti, comparativamente molte di più le famiglie con disabili che vi fanno ricorso: 24,4% contro il 10,1% del resto delle famiglie.
Le condizioni economiche complessive dei nuclei familiari con disabili sono peggiori rispetto a quelle del resto delle famiglie: il loro reddito annuo equivalente medio è di 17.476 euro, inferiore del 7,8% a quello nazionale. Il reddito mediano è, invece, di 16.287 (-2,4% rispetto a quello mediano).
LA SPESA DEL WELFARE IN ITALIA
Nel 2017, il sistema di welfare ha erogato in favore delle persone con disabilità circa 37 miliardi di euro: 23 miliardi sotto forma di trasferimenti di natura assistenziale, finanziati attraverso la fiscalità generale e 14 miliardi con trasferimenti di tipo previdenziale, finanziati attraverso i contributi dei lavoratori e delle imprese. A questo dato va aggiunto che in media i Comuni italiani spendono 2.852 €. pro-capite per gli interventi di integrazione sociale.
Di conseguenza Il 67% delle famiglie nelle quali vive almeno una persona con disabilità non può permettersi una settimana di vacanza all’anno, il 53,7% non è in grado di affrontare una spesa imprevista di 800 euro, più di un quinto non può riscaldare sufficientemente l’abitazione o consumare un pasto adeguato almeno una volta ogni due giorni. Scarsa anche la partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale e culturale: solo il 9,3% dichiara di andare frequentemente al cinema, al teatro, a un concerto o visita un museo durante l'anno; nel resto della popolazione il dato si attesta al 30,8%.
(Fonte: Istat.it)