Un mezzo con solo due ruote, dal design retrò ma dalla tecnologia avanzatissima. È questo l’identikit di “Marioway”, la concretizzazione di un progetto innovativo che si propone aiportatori di handicap motorio come un modo per riguadagnare l’indipendenza perduta. La paternità dell’idea spetta a Mario Vigentini che ha avuto l’intuizione di trasformare un Segway, il noto mezzo a due ruote che si guida stando in piedi sulla sua pedana e si comanda spostando il proprio peso avanti o indietro, in una carrozzina per disabili. La forma attuale del prototipo è il frutto della mente di Vigentini, un educatore sociale lombardo che, da circa vent’anni, osserva i problemi delle persone disabili. Un lavoro che non è stato però solitario ma che ha goduto dell’esperienza dell’ingegner Massimo Ghidelli, che ha disegnato le parti meccaniche, e dell’inventiva diAbnormalcycles, un’azienda specializzata nell’elaborazione di motociclette. Il meccanismo di guida del Marioway è analogo a quello del mezzo originale. Il “pilota”, infatti, si limita a cambiare il centro di gravità del proprio corpo spostando il busto in avanti per accelerare, indietro per frenare e lateralmente per percorrere una curva.
Il mezzo è dotato di pedana poggiapiedi, di supporto per le ginocchia e di un’ampia seduta è può essere adattato anche a persone che abbiamo subìto l’amputazione di uno o due arti inferiori. Una delle sue particolarità si trova nella capacità di sollevare la seduta, per mezzo di un motore, fino a raggiungere la “quota” degli occhi delle altre persone. In questo modo, per un futuro “pilota”, sarebbe possibile tornare a guardare il proprio ambiente dalla prospettiva “originale”. Non si tratta solo di un guadagno “di posizione”, ma gli utenti potrebbero essere facilitati anche durante attività quotidiane, come raggiungere articoli posizionati in alto neisupermercati o usare un bancomat montato ad altezza di normodotato.
Marioway si propone come mezzo di trasporto ma anche come strumento fisioterapico: un’applicazione per smartphone e tablet, che è ancora in via di sviluppo, permetterà di memorizzare programmi di ginnastica passiva. I movimenti saranno permessi dalla seduta sollevabile che consentirà all’utente di cambiare posizione, allontanando i rischi di piaghe da decubito ma anche di variare il carico sulla colonna vertebrale. La gestione dei movimenti di Marioway è comunque possibile attraverso un pannello di controllo montato su un bracciolo. Una ginnastica che potrà consentire una respirazione migliore e la prevenzionedi disturbi osteoarticolari come dolori e infiammazioni. La stessa applicazione, infine, potrà gestire aspetti puramente “social” come la creazione di community online tra possessori di Marioway.