“Gli operatori OSA mettono il cuore in quello che fanno, ogni giorno. Analogamente noi di Mito aiutiamo questo cuore a battere sempre più forte”. Usa una metafora che comunica passione Claudio Scopece, direttore generale di Mito Group, l'agenzia che coordina e gestisce la comunicazione di OSA. “Partiamo da un assioma che tutti conoscono – dice Scopece – e cioè che 'è impossibile non comunicare' e questo vale ancora di più per una realtà come OSA che è la prima cooperativa in Italia nel campo dell'assistenza domiciliare e che, da anni, registra una crescita costante sia in termini di soci lavoratori che di assistiti. Per questo, la comunicazione è una componente fondamentale per raggiungere gli stakeholders, ma anche per veicolare la propria mission e i propri valori all'interno della compagine sociale. È un pubblico vasto quello a cui OSA si rivolge e noi cerchiamo di muovere la comunicazione lungo tre direttrici: avvicinare sempre di più la Cooperativa ai suoi assistiti, informare i soci e il pubblico esterno sulle attività e sui servizi che OSA eroga su tutto il territorio nazionale e, in ultimo, trasmettere quel sistema valoriale che è proprio di una realtà cooperativa. È una sfida interessante e motivante quella che Mito Group accetta di raccogliere ogni giorno, sviluppando la comunicazione di OSA”.
Qual è il ruolo della società all'interno di un'organizzazione come OSA?
“Mito Group si occupa della comunicazione della Cooperativa e lo fa a 360°. Attraverso l'implementazione, l'integrazione e l'aggiornamento di tutti gli strumenti di comunicazione, online e offline, raccontiamo questa storia iniziata più di 30 anni fa nelle periferie di Roma, che oggi, insieme, con alla guida il presidente Giuseppe Milanese, è arrivata a consolidarsi nel panorama sanitario italiano. La forza di OSA è proprio questa: quella di essere rimasta una cooperativa fatta di donne e di uomini, di persone che amano il proprio lavoro e che mettono al centro, prima di tutto, le persone che assistono. Oggi quel gruppo di giovani medici e psicologi partito da un garage a Tor Vergata è arrivato, con impegno e professionalità, ad offrirsi sul mercato degli investitori emettendo un minibond da 10 milioni di euro, che ha già riscosso enorme successo. Non le sembra forse questa una storia che vale la pena raccontare?”.
In che modo cercate di raccontare quindi la storia di OSA?
“Innanzitutto attraverso il sito e i social network. Lo facciamo quotidianamente. Nella sezione news del sito, che i nostri giornalisti aggiornano step by step, raccontiamo le iniziative che si svolgono sul territorio, nelle varie strutture che OSA gestisce, ma diamo anche conto degli impegni istituzionali che vedono impegnato il presidente, Giuseppe Milanese, sia nell'ambito della Cooperativa sia nel suo ruolo con FederazioneSanità Confcooperative. Inoltre, diamo spazio a quelle notizie del mondo sanitario che riteniamo essere d'interesse per i soci, ma anche per gli assistiti, per i clienti e i fornitori, insomma per tutte quelle realtà con cui OSA interagisce nel proprio percorso professionale. Sempre maggiore importanza riveste poi l'ambito social. Facebook, Twitter e YouTube rappresentano uno straordinario strumento per comunicare con il mondo ma anche per farsi conoscere. Riteniamo che una realtà come OSA non possa non partecipare, non possa fare a meno di questa grande agorà virtuale. Sui profili social della Cooperativa postiamo gli articoli pubblicati sul sito, ma anche foto e filmati delle iniziative e delle attività che la Cooperativa porta avanti nelle RSA e nelle RSSA, nei centri diurni e nelle altre strutture. Sul canale YouTube abbiamo pubblicato i video realizzati per festeggiare il Trentennale di OSA e tutti quelli realizzati in occasione dell'Assemblea dei soci, che da anni curiamo e progettiamo. Ci occupiamo di tutto, dalla logistica alla comunicazione. In occasione dell'ultimo appuntamento assembleare, ad esempio, abbiamo intervistato i soci di diverse strutture e poi abbiamo lanciato una campagna social dal titolo #isociOSAsiraccontano, proprio per far conoscere i volti e le storie che compongono la Cooperativa. Questo serve a dare un senso di comunità, non solo ad informare semplicemente, serve a ribadire quel sistema valoriale di cui parlavo prima. Partecipazione, democrazia, mutualità, condivisione, spirito comunitario sono le fondamenta su cui la Cooperativa si posa. E devo dire che la community che popola le pagine social di OSA ha compreso e apprezzato, tanto è vero che il numero di fan e di follower è in costante aumento”.
Quindi sito e social. E poi?
“E poi c'è OSA News che è l'house organ della Cooperativa e che con la registrazione al Tribunale di Roma dell'ottobre 2015 è diventato una testata giornalistica. Uno strumento che racconta il mondo OSA a 360° e che viene distribuito in tutte le sedi territoriali, che continua a crescere, migliorando di numero in numero, e che vogliamo far arrivare presto anche nelle case degli assistiti. Sempre in quest'ottica si muove anche la newsletter che la nostra redazione cura e invia a tutti gli iscritti, circa 2.500 persone. Si tratta di un altro canale per far sapere al mondo chi è OSA e che cosa fa”.
Fin qui le strategie adottate. Parlando di futuro, invece, quali sfide attendono Mito e OSA?
“Le sfide sono numerose, perché OSA vuole continuare a crescere e ad affermarsi in quello che fa. Mito vuole aiutare OSA in questo percorso. In un futuro ormai prossimo vogliamo essere al fianco di OSA nel processo di costruzione di quella cooperativa di comunità che intende unire soci e assistiti. E poi penso alla crescita di tutte quelle realtà che fanno parte del network intorno alla Cooperativa, e quindi all'implementazione della loro comunicazione, così come alla crescita degli strumenti che utilizziamo quotidianamente per raccontare l'attività di OSA, dal sito ai social passando per OSA News”.