Un anno fa, la sera del 13 marzo 2013, Jorge Bergoglio fu eletto Papa. Già dalla sua primissima decisione, la scelta del nome Francesco (in onore del Santo originario di Assisi), il Pontefice lasciò intendere quale attenzione, e quanta dedizione, avrebbe dedicato alla causa degli ultimi e dei deboli. Da allora, più volte Papa Francesco ha espresso vicinanza a tutte quelle persone che si trovano in condizioni di difficoltà e che hanno bisogno di assistenza.

In più occasioni anziani, malati e disabili sono stati l’oggetto delle parole del Santo Padre, che di volta in volta ha richiamato l’attenzione di società e istituzioni sui  problemi di chi affronta condizioni di disagio. Lo stesso Bergoglio ha indicato nella cooperazione una realtà che può fornire le giuste risposte a questo tipo di emergenze. Il suo amore per chi è in difficoltà lo abbiamo anche sperimentato nel corso dell’incontro che il Pontefice ha avuto lo scorso 17 novembre con i ragazzi del Centro diurno di via Majorana, gestito da Osa. Un momento di grande gioia per gli assistiti e un riconoscimento importante per tutti gli operatori della Cooperativa, una giornata che nessuno dei presenti dimenticherà tanto facilmente.

Il cammino di Osa e quello di Papa Francesco si erano già incrociati ai tempi in cui l’allora Cardinale Bergoglio era Arcivescovo di Buenos Aires. Il suo interessamento, infatti, fu determinante per la creazione di“Mamà Osa, il progetto nato per aiutare i ragazzi della Villa 21 (un barrio della capitale argentina) a trovare una via d'uscita dalla piaga della droga e della microcriminalità. L’augurio di Osa per questo primo anniversario è che il pontificato di Papa Francesco possa durare a lungo, affinché porti conforto e speranza a tutte quelle persone che ne hanno sempre più bisogno.

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