Si sono tenuti giovedì 17 novembre a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, i tavoli per lo studio di fattibilità per una collaborazione innovativa fra sistema pubblico e movimento cooperativo. In particolare, c’è uno studio di fattibilità per la nascita e lo sviluppo di cooperative di professionisti operanti nel settore della tutela della salute mentale e della disabilità psichica. Il gruppo di lavoro è stato composto dai due soggetti assegnatari dell’attività in Ati, la Gnosis cooperativa onlus e OSA, integrate dalle professionalità di cooperativa La Castelluccia scarl e Hc Training srl. Sulla base di analisi, fatti e una cospicua mole di dati resi disponibili, lo studio di fattibilità è partito dalla constatazione che, nel trattamento dei disturbi psichiatrici, i Piani sanitari nazionali e regionali raccomandano, quando le condizioni cliniche lo consentano, una trasformazione degli interventi da residenziali e di ‘nuova custodia’ in territoriali e di prossimità, garantendo il continuum terapeutico. Lo studio si è posto l’obiettivo di verificare come la sinergia operativa tra soggetti cooperativi attivi in ambito sanitario possa garantire un’eccellenza nell’applicazione di percorsi ad alta intensità terapeutica e a bassa residenzialità, trasformando i percorsi di cura nelle auspicate nuove modalità di presa in carico. Nella parte finale del documento si formulano alcune proposte di ulteriore innovazione del sistema: l’accreditamento dei servizi ambulatoriali, residenziali e semiresidenziali per la salute mentale; l’affidamento gestionale di un più ampio panel di servizi ad imprese cooperative; il coinvolgimento attivo dei pazienti, delle loro famiglie, del mondo del lavoro. Lo studio di fattibilità contribuisce a dimostrare la sostenibilità di un progetto imprenditoriale che, nascendo quale sintesi del know how di cooperative già affermate sul territorio, sia in grado di proporsi quale interlocutore attivo del SSR e sul mercato dei servizi in favore delle persone affette da patologie psichiatriche. La rete interaziendale ipotizzata è un soggetto capace di interloquire con le Asl e i loro Dipartimenti di Salute Mentale, offrendo servizi di qualità tali da sopperire, a costi vantaggiosi, alle difficoltà del sistema pubblico, ma anche di presentarsi sul libero mercato dei servizi psichiatrici in modo professionale e competitivo. Il lavoro svolto contiene interessanti elementi innovativi poiché propone un percorso operativo per un nuovo rapporto pubblico-privato, ovvero una parziale rimodulazione del sistema di governance che, nel rispetto delle reciproche spettanze, consenta la strutturazione di percorsi integrati di presa in carico globale del paziente e della sua famiglia.

 

MILANESE: PIANO PER PRESA IN CARICO PAZIENTI PSICHIATRICI. “Il convegno al ministero dello Sviluppo Economico traccia alcune linee importanti sulla possibilità che la cooperazione risolva alcuni problemi importanti che hanno le persone”. Così, all’agenzia di stampa Dire, Giuseppe Milanese, presidente della Cooperativa OSA e di FederazioneSanità, a margine dell’evento. In particolare “noi ci siamo occupati dell’approccio al malato con problemi psichiatrici- ha spiegato – Nell’ambito dell’assistenza primaria in Italia, abbiamo sempre detto che quello della psichiatria è uno dei problemi più gravi perché fino ad oggi il livello di assistenza è consistito nel dare a delle famiglie esclusivamente un sollievo senza avere dei piani terapeutici reali e soprattutto una presa in carico reale. Noi- ha concluso Milanese- mostreremo come alcune delle nostre cooperative, in particolare la Gnosis che lavora su questo settore, abbiano individuato un piano di azione che consenta la presa in carico delle persone. È la soluzione del problema, che contempla anche un piano terapeutico che affronti la malattia”. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA

 

D’AGOSTINO (GNOSIS): PROGETTI TERRITORIALI PER PAZIENTI PSICHIATRICI. “Negli ultimi anni è partita una sperimentazione con il dipartimento di Salute mentale dell’Asl del nostro territorio, che è l’Asl Roma 6, per la realizzazione di progetti individualizzati”, ha dichiarato Angela D’Agostino, rappresentante della cooperativa Gnosis, a margine dell’incontro. Nel merito, “l’assistenza all’intervento si sposta all’interno del territorio, presso l’abitazione della persona, e il progetto viene costruito a partire dai reali bisogni. I programmi- ha spiegato D’Agostino – sono stati quindi costruiti in coprogettazione e cogestione, e questo è stato l’elemento innovativo tra il pubblico e il privato sociale, quindi la cooperazione e le istituzioni. In questo caso con la Asl, in particolare il dipartimento di Salute mentale, a partire dalla loro esperienza e dai risultati ottenuti, abbiamo avviato uno studio di fattibilità e questo è stato l’oggetto del progetto di cui si è parlato al Mise: uno studio di fattibilità sul territorio per verificare il bisogno che emergeva e se c’era una domanda che permettesse di sviluppare una cooperazione sociale specifica per la realizzazione di questa tipologia di intervento, individualizzati e territoriali”. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA

 

Fonte: www.dire.it

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