Si celebra oggi, 18 febbraio, la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger. Esattamente 110 anni fa, infatti, nasceva il pediatra austriaco Hans Asperger a cui si deve la scoperta del disturbo pervasivo dello sviluppo mentale, noto appunto come la “sindrome di Asperger”, caratterizzato dall'incapacità di capire come interagire socialmente.
Diverse le iniziative in programma oggi. Tra queste, il seminario gratuito organizzato a Fiumicino, a partire dalle ore 15, presso l'Istituto Comprensivo Porto Romano (via Bignami, 26) e promosso dalla onlus Spazio Asperger. L'incontro, intitolato “Tutto può succedere quando non c'è inclusione”, mira a sensibilizzare l'opinione pubblica su questa patologia e sulla neurodiversità in genere. Presenti, tra gli altri, anche gli attori della fiction Rai “Tutto può succedere” che è ambientata proprio a Fiumicino e che ha tra i protagonisti un ragazzo affetto da sindrome di Asperger.
Sui social network è partita, già da qualche giorno, la campagna di sensibilizzazione lanciata dal gruppo di discussione e confronto 'Aspironìa', fondato con l'intento di “divulgare un’idea di Asperger diversa da quella che si è abituati a percepire in giro” e di creare “una comunità di persone ironiche e autoironiche che non si fermano davanti alle difficoltà”. Sui suoi profili Facebook e Twitter 'Aspironia' ha diffuso il messaggio #Aspiefriendly, accompagnato da una presentazione in cui si spiega, con semplicità e chiarezza, chi siano gli 'aspie'. “Il 18 febbraio ricorre l’anniversario della nascita di Hans Asperger, medico austriaco che per primo osservò delle caratteristiche comuni in alcuni bambini – si legge nella presentazione diffusa da 'Aspironia'-. Oggi dopo 110 anni queste caratteristiche prendono il nome di Sindrome di Asperger e quei bambini, sono bambini o persone asperger. La Sindrome di Asperger è oggi inquadrata nei disturbi dello spettro autistico – “spettro” in quanto ha infinite sfumature e si manifesta in modi (o funzionamenti) molto differenti tra loro. Noi 'aspie' festeggiamo la nostra giornata, in un mondo che non conosce niente della nostra condizione”.
“Nessun essere umano è uguale ad un altro e allo stesso modo ogni asperger è diverso dall’altro. Quindi non esiste l’asperger ma gli asperger. Noi siamo asperger, siamo uomini e donne e bambini e oggi ti chiediamo ti aiutarci a diffondere un tassello di conoscenza per non confonderci più tra le pieghe dello sfondo. Ti chiediamo di farlo fotografandoti con un cartello con la scritta #aspiefriendly e postarlo sul tuo profilo Facebook o Twitter. Può essere una tua foto o quella del tuo animale domestico o anche di una pianta. L’importante è il cartello e che il tuo contributo sia pubblico e che riporti l’hashtag #aspiefriendly, in modo da raggiungere più persone possibili”.