Da gennaio 2019 OSA gestisce a Frosinone lo Spazio Ascolto Antiviolenza, un servizio che offre una consulenza legale, sociale e psicologica gratuita alle donne vittime di abusi. L’équipe professionale formata dall’assistente sociale e coordinatrice del progetto, Paola Di Dario, dall’avvocato Sonia Sirizzotti e dalla psicologa Maria Grazia Oropallo, assicura un supporto a quelle donne che subiscono violenze – sempre più frequentemente in famiglia – avviando idonei percorsi di aiuto, anche grazie alla collaborazione della rete territoriale dei 23 comuni ciociari afferenti al Distretto sociale B per l’attivazione di percorsi di stabilizzazione abitativa e professionale della donna.
I DATI. Un’emergenza infinita, terribile, più che mai attuale e non è soltanto la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrata nel mondo oggi, 25 novembre, a ricordarlo. Il Report sul Codice Rosso diffuso solo pochi giorni fa dal ministro Bonafede parla chiaro: quasi 3 denunce al giorno per il cosiddetto revenge porn, un aumento dell’11% delle segnalazioni giunte alle forze dell’ordine, trend acuito dal lockdown che ha portato a situazioni di convivenza forzata. E ancora: il 30% delle donne, dai 16 ai 60 anni, entra a contatto con la violenza ma solo “il 10% arriva alla denuncia”, ricorda al Messaggero l’avvocato Sonia Sirizzotti. “Una violenza che si nasconde sotto il nome di maltrattamenti in famiglia e stalking. Le vittime che non denunciano quasi sempre sono persone che non lavorano e dipendono economicamente dal compagno di vita. Non essendo autonome economicamente, sono costrette a piegarsi ai voleri dell’uomo. Le percosse sono quelle maggiormente denunciate”, spiega.
PRESTO UN’ASSOCIAZIONE. OSA (66% di donne nella compagine sociale, spesso in ruoli apicali e di coordinamento) continua dunque a portare avanti questo progetto di ascolto, accoglienza e assistenza in difesa di quelle madri, mogli, figlie e compagne vittime di chi dovrebbe invece amarle e rispettarle. Nato inizialmente come servizio sperimentale e volontario, a quasi due anni dall’avvio, lo sportello diventerà presto un’associazione con il sostegno di OSA. Una vera e propria svolta che consentirà allo Spazio Ascolto di mettere in campo progetti, iniziative e azioni ancora più forti a sostegno delle donne. “L’interesse della Cooperativa nella lotta alla violenza di genere ci rende molto felici. La costituzione di un’associazione consentirà di sederci ai tavoli istituzionali e di iniziare un cammino e dopo 5 anni, come previsto dalla legge, richiedere ad esempio che lo sportello possa trasformarsi in un vero e proprio Centro Antiviolenza. Il supporto di OSA, in questo senso, apre a prospettive di intervento più definite come la possibilità di garantire maggiori servizi alle donne o di entrare nelle scuole per fare campagne di sensibilizzazione”, afferma Paola Di Dario, assistente sociale, coordinatrice del progetto, in OSA praticamente da sempre. “Un altro progetto interessante riguarda la realizzazione di un protocollo che ci è stato richiesto dall’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Frosinone per supportare psicologicamente gli uomini che stanno scontando pene ridotte per i maltrattamenti in ambito domestico. È un aspetto importante, perché spesso, sbagliando, ci si focalizza solo sulla figura femminile”. Attualmente lo Spazio Ascolto Antiviolenza ha in carico circa 25 donne che vengono aiutate dalle professioniste OSA nel loro percorso di vita sotto tutti i punti di vista: lavorativo, economico e di accesso ai servizi sociali. “Capita sempre più di frequente che le vittime non denuncino per paura e infatti i numeri sono latenti”, aggiunge Paola, “il lockdown in questo senso ha provocato dei danni enormi, aumentando il gap tra la prima telefonata e il contatto fisico con il servizio: le donne chiuse in casa non sono potute uscire per chiedere aiuto. Per il nostro servizio avere in carico queste persone significa sostenerle in un progetto di vita concreto, seguirle dall’inizio alla fine in un percorso. Recentemente abbiamo avuto un caso di una donna che si è separata dal marito che la maltrattava, oggi monitorato dai servizi sociali. L’abbiamo sostenuta nella ricerca di una nuova casa e di un lavoro e ora riesce anche a vedere suo figlio tutti i giorni. Questo è uno di quei risultati che ci rendono orgogliose di portare avanti questo servizio”.
Contatti Spazio Ascolto Antiviolenza OSA
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