Il documento di bilancio 2019 della Confederazione Cooperative Italiane, quest'anno, celebra tra le altre cose il centenario dell’Associazione: fondata nel 1919, infatti, lungo i suoi 100 anni di storia Confcooperative ha saputo costantemente e al tempo stesso, nelle parole del Presidente Maurizio Gardini, “riscoprire l’orgoglio del passato” e incitare “la passione per la costruzione del domani”.

 

Non solo un documento o un rapporto annuale, dunque, quello appena pubblicato sul sito di Confcooperative (qui il link), ma una celebrazione e contemporaneamente uno sguardo prospettico rivolto alle attività, alle persone, alle storie, alle cooperazioni future.  

 

Diviso in due macro-aree, “Le attività dei dipartimenti e degli uffici confederali – Assetto confererale 2019 – Organigramma e riorganizzazione” e “Le attività delle federazioni“, “Confcooperative per te” illustra le complesse azioni, ramificate in molti settori e compagini sociali, dell’Associazione, e si apre con una lunga lettera del Presidente. 

 

“Il 2019”, recita quest’ultima, “è stato l’anno del centenario della nostra organizzazione, un anno che abbiamo celebrato a diverse intensità. Un anno in cui abbiamo voluto ricordare e condividere, con tutto il Paese, l’attività secolare che questa associazione ha svolto al servizio dell'Italia. […] Abbiamo continuato a celebrare i nostri cento anni durante tutto il 2019, nel modo migliore che conosciamo, cioè attraverso l’impegno quotidiano che mettiamo nel creare condizioni favorevoli allo sviluppo di una nuova cooperazione e a tutelare quella esistente che, non siamo certo i soli a dirlo, è un patrimonio del nostro Paese”. “Il domani“, continua Gardini, “inizia dai giovani, che da tempo fanno parte del nostro percorso, portando le loro istanze e introducendoci ai loro linguaggi. Hackathon, digitalizzazione, innovazione tecnologica non sono solo trend, ma stili di vita che la cooperazione deve fare propri per stare al passo con una storia che si fa futuro. […] Per rafforzare questi processi, abbiamo investito ancora, a livello nazionale e in molti territori, nel capitale umano (e invitiamo tutte le cooperative a fare lo stesso) perché, attraverso la formazione, si disegnano percorsi di sviluppo delle risorse umane; percorsi che servono a coniugare competenze e saperi capaci di contrastare il mainstream economico che vuole omologare la biodiversità di cui siamo portatori”.

 

Molto rilevante, a tal proposito, la parte del documento dedicata alle Federazioni, dove si ricordano gli importanti obiettivi raggiunti nell’anno trascorso e quelli da perseguire nei mesi a venire. “La parola chiave di questo 2019”, si dice circa Confcooperative Sanità, di cui la Cooperativa OSA fa parte e di cui Giuseppe Milanese è Presidente, “è consolidamento. Consolidate le relazioni con la politica e le Istituzioni, […] consolidato il dialogo con i vertici delle OO.SS della medicina generale e dei farmacisti […]. Una capacità di farsi ascoltare che contraddistingue Confcooperative Sanità, e che sta schiudendo spazi di collaborazione anche con le associazioni delle diverse tipologie di pazienti. Il 2019 è anche l’anno del consolidamento dei Settori e di molti progetti imprenditoriali della Federazione, le cui fondamenta erano state gettate negli scorsi anni”.

 

Un anno celebrativo e di successi, dunque, anche per il mondo cooperativistico in ambito sanitario.

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