A due anni dal lancio, prosegue a passo spedito l’implementazione della piattaforma Web Adi. Si tratta del software sviluppato dalla cooperativa Osa in collaborazione con Tc Data-Blackberry, che permette di collegare in tempo reale operatori dell'Adi (assistenza domiciliare integrata), medici di base e Asl

In altre parole, Web Adi è un vero e proprio “ponte telematico”, una piattaforma informatizzata che permette di scambiare informazioni di carattere medico e di programmare efficacemente le attività di assistenza domiciliare. 

Per cercare di tracciare un resoconto del funzionamento del sistema, abbiamo sentito il dottor Marco Attardi, tra i referenti della piattaforma tecnologica Web Adi. “Il primo bilancio è sicuramente positivo, analizzando in particolare le attività dove il sistema ha raggiunto gli standard necessari – ha spiegato Attardi –. Bisogna ricordare che si tratta di una tecnologia che fa molto affidamento sull’interazione degli operatori sul territorio, per questo, in media, entra a pieno regime in un tempo medio di 6-9 mesi, a seconda delle singole realtà locali”. 

Un sistema complesso, per il quale serve una grande collaborazione da parte di tutti gli attori in causa, ma che garantisce ottimi risultati, permettendo anche di snellire i tempi d'azione. “Grazie alla piattaforma è possibile accorgersi di eventuali 'buchi' rimasti aperti già alla fine della giornata lavorativa – ha sottolineato Attardi -. In questo modo le verifiche scattano più velocemente ed è possibile riprogrammare efficacemente gli interventi”.  A guadagnarci, quindi, è l’efficienza nella programmazione, il livello di comunicazione e, non ultima, la qualità del servizio

Al momento Web Adi è disponibile e già avviato a pieno regime per i servizi Adi nelle Asl Roma F, D, E, G e per il servizio di assistenza ai malati di Hiv nella Capitale. Nel Lazio è stato inoltre adottato nell'Asl di Latina. Fuori dai confini laziali è invece attivo a Matera ed è attualmente in fase di implementazione a Palermo. Nell'Asl Roma G, in particolare, è previsto un incremento della collaborazione con il committente: i responsabili dell’azienda sanitaria locale potranno inserire tutte le richieste direttamente sulla piattaforma grazie a delle password a generazione automatica, sulla falsariga di quelle in uso per i conti correnti bancari. 

Un fattore che dovrebbe garantire una maggiore trasparenza, tempi più rapidi e costante espansione della piattaforma. Questi, del resto, sono anche i punti di forza del sistema, che nella sua prossima fase evolutiva sarà aperto anche agli assistiti. “Gli utenti potranno usare Web Adi per comunicare le loro esigenze ed esprimere commenti sulla qualità del servizio ricevuto, sia dal punto di vista professionale che umano – ha concluso Attardi -. Nell’assistenza domiciliare i padroni di casa sono le persone, il nostro compito è portare loro la nostra professionalità in punta di piedi“.  

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