“Desidero esprimere le mie più vive congratulazioni su un caso di eccellenza all’interno delle istituzioni assistenziali pubbliche, che ho potuto constatare personalmente e per il quale intendo manifestare la mia gratificazione come cittadina e come membro della Nostra comunità”. Inizia così la lettera di encomio che Amalia Favero ha voluto dedicare agli operatori Osa che lavorano nella Casa di riposo Roma 3 di via Ventura, indirizzata alla Presidenza della Regione Lazio, alla Direzione della Asl Roma E e alla Cooperativa stessa.
La signora Favero è venuta a contatto con il personale di questa struttura grazie all’amicizia che la legava a Teresa Ceccarelli, un’anziana ospite della casa di riposo cui ha fatto visita con regolarità per anni. Come tanti cittadini, al cospetto con una struttura ben gestita, ha sentito il bisogno di comunicarlo alle istituzioni, per rendere dovuto merito a chi svolge con senso del dovere il proprio lavoro. “Siamo così abituati a denunciare le cose brutte che poi ci lasciamo sfuggire quelle belle”, ha detto Amalia a Osa News. Le parole della signora Favero insistono sulla cura dell’ambiente (“non sentirà mai un cattivo odore in questa struttura”), ilivelli di igiene, la tempestività degli interventi, insieme alla cortesia e alla disponibilità verso persone bisognose di attenzioni e cure. “Teresa purtroppo ci ha lasciato pochi giorni fa e al funerale è stato commovente vedere tutto il personale che l’ha assistita negli ultimi vent’anni con un amore e una dedizionedegne di una famiglia”, racconta Amalia. “Avesse visto con che trasporto le hanno dato l’ultimo saluto”.
La signora Favero ha 77 anni e nella sua vita si è sempre dedicata al volontariato. “Ho conosciuto e collaborato con tante realtà” racconta, “ma mi creda quando le dico che nessuna raggiungeva livelli così alti”. L’augurio che conclude la lettera è allora che la professionalità e la dedizione riscontrate nel lavoro degli operatori Osa della casa di riposo di via Ventura possano essere prese a modello e che la struttura “possa continuare ad esistere mantenendo le sue caratteristiche di alta professionalità e cura”, così come “il personale che vi lavora possa continuare a svolgere il proprio compito ai livelli in cui lo effettua attualmente”.