Partito il piano di immunizzazione domiciliare in collaborazione con la ASL 1 nel capoluogo abruzzese. L’infermiere Cleto: “Una grande emozione, soprattutto un intervento necessario per proteggere i più fragili”

Leontina, 91 anni, è stata la prima vaccinata a domicilio della provincia de L’Aquila. Ieri gli operatori OSA sono entrati a casa sua insieme ai medici di medicina generale della ASL 1 per somministrarle la prima dose del vaccino anti Covid, secondo il servizio attivato dall’azienda sanitaria che prevede un piano di immunizzazione per gli assistiti abruzzesi con problemi di fragilità e non autosufficienza. A L’Aquila i professionisti del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata di OSA si sono subito messi a disposizione dei pazienti, collaborando insieme ai medici di base e al direttore del distretto sanitario aquilano, Aldo Giusti, per eseguire le prime 30 vaccinazioni nelle case. Ne seguiranno altre anche a Sulmona ed Avezzano.

Si ringrazia il quotidiano digitale News-Town.it per la concessione della foto e del filmato

“Siamo stati contattati dall’ASL e, già da domenica, avevamo dato immediatamente la nostra disponibilità a questa iniziativa”, racconta Erica Carosone, coordinatrice del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata di OSA in Abruzzo, “abbiamo messo a disposizione i nostri infermieri che hanno accompagnato i medici di medicina generale nel giro di vaccinazioni domiciliari eseguito ieri. La signora Leontina è stata la prima in assoluto ad essere vaccinata. È stato molto faticoso avviare tutto, almeno all’inizio, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Venerdì prossimo proseguiremo con il piano degli interventi concordato con la lista che ci fornirà la ASL”.

Cleto Giangiuliani lavora dal 2008 come infermiere nell’ADI di OSA e ieri è stato il primo a varcare la soglia di casa della signora Leontina e degli altri pazienti, alcuni dei quali sono seguiti dal servizio di assistenza domiciliare della Cooperativa. “È stata una grande emozione”, spiega, “e soprattutto penso che rappresenti un intervento necessario per proteggere queste persone che sono molto anziane e fragili. Hanno difficoltà a deambulare e non possono uscire dalle loro abitazioni, per questo riuscire a vaccinarli a domicilio è fondamentale”.  

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