Rispetto dell’altro, senso civico, bullismo e cyberbullismo sono i temi affrontati durante i tre incontri organizzati dalla Cooperativa OSA, nel mese di ottobre, per sensibilizzare i 300 alunni di seconda e terza media del II Istituto comprensivo Giorgi-Fracco di Ferentino coinvolti insieme a una decina di insegnanti e ad alcuni genitori.
 

“È stata la scuola a chiedere alla nostra Cooperativa di avviare un progetto di educazione alla legalità”, racconta lo psicologo Pino Taddeo che ha organizzato gli incontri insieme all’assistente sociale Daniela Amante, coordinatrice del Centro diurno ‘Luca Malancona’ gestito da OSA.
 

“Abbiamo deciso di coinvolgere tre figure diverse ma molto significative rispetto ai ruoli che ricoprono spiegare questi argomenti – prosegue Taddeo – comandante Alborino della stazione carabinieri di Ferentino; padre Rovo, che da anni affianca il Colonnello Ultimo nell'omonima Associazione e la psicologa OSA Maria Grazia Oropallo che lavora presso il Servizio di Mediazione Familiare di Frosinone.
 

Grazie ai loro preziosi interventi ai bambini è stata spiegata, con un linguaggio semplice e diretto, l'importanza del rispetto delle regole sociali e del senso civico; l’importanza di vivere nel rispetto degli altri partendo dal ruolo vessatorio della mafia nei confronti della nostra popolazione; e infine l’importanza della sensibilizzazione sui rischi e pericoli che incorrono le vittime del bullismo e del cyberbullismo.
 

“La scuola – spiega meglio Taddeo – è un contesto sociale deputato alla formazione di base dei cittadini. Gli alunni, alla loro tenera età, spesso manifestano tendenze a percorsi esistenziali non in linea con una condotta adeguata, specie per la pressione educativa/diseducativa di internet e delle dinamiche stesse che si instaurano tra i ragazzi. Infatti, il bullismo trova forme diffuse e sottili pur senza evidenziarsi nei suoi effetti più visibili.
 

Per questo motivo la scuola ha chiesto a OSA di intervenire su questi temi attraverso un percorso di sensibilizzazione, pur non partendo da criticità urgenti. Il coinvolgimento è stato oggettivamente altissimo da parte di tutti, grazie all’ottima capacità interattiva dei relatori, che hanno usato alcuni video didattici sul bullismo, in particolare, che si sono rivelati utili per innescare una discussione di gruppo molto partecipata.
 

L'obiettivo – conclude lo psicologo OSA – non è stato limitarsi a dare informazioni perché siamo convinti che questa strada non incida nei comportamenti (tutti fumiamo pur sapendo bene che fa male) ma piuttosto intervenire nella dimensione emotivo-cognitiva dei ragazzi per fornirgli degli strumenti con cui elaborare su un piano più profondo la tematica generale del senso civico e dei rischi personali che i ragazzi corrono nell'uso improprio di internet”.

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