Secondo il Rapporto OSMED (Osservatorio sull'impiego dei medicinali) curato annualmente dall'AIFA (Agenzia italiana del farmaco), l'Italia è il maggior utilizzatore di antibatterici in Europa con un aumento del consumo di oltre il 5% nell'ultimo anno.

“Come evidenziato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) nel primo Rapporto globale sulla resistenza antimicrobica del 2014 – spiega Enrico Magliano, direttore scientifico dell'Associazione microbiologi clinici italiani (AMCLI) – la resistenza batterica rappresenta oggi una minaccia reale per la salute pubblica. L'uso inappropriato di antibiotici ha portato alla crescita di questo problema soprattutto nel nostro Paese nel quale il fenomeno è al di sopra della media europea”.

In vetta alla 'hit parade' dell'abuso ci sono le malattie dell'apparato respiratorio che rappresentano il 40% delle prescrizioni di antibiotici e quelle del sistema urinario con oltre il 18%.

Per evitare che gli antibiotici non funzionino più e per affrontare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (ovvero lo sviluppo di batteri resistenti alle cure dovuto ad un uso inappropriato dell'antibiotico) è sufficiente osservare poche e chiare regole, così come sottolinea il direttore dell’AIFA, Luca Pani: “Usarli solo quando necessario, dietro prescrizione, seguendo dosi e durata della terapia e mai per virus, influenza e raffreddore. Proprio come indica la recente campagna di comunicazione dell'Agenzia, giunta alla sua quinta edizione, che promuove 'le regole del club degli antibiotici”.

“Come ha ben evidenziato il Ministro Lorenzin – prosegue Pani – è necessario un cambiamento culturale a cui tutti sono chiamati, medici e pazienti, per riconoscere il valore fondamentale di questa potente difesa di cui disponiamo, gli antibiotici, ed evitare di renderli inefficaci. Non parliamo più di minacce lontane e apocalittiche: l'antibiotico-resistenza è reale, in costante aumento e mette a repentaglio decenni di scoperte scientifiche e, cosa ancor più grave, la nostra salute”.

Share This