Manca meno di un mese al Carnevale e nella CRAP di San Cristofaro di San Nicandro fervono i preparativi per organizzare la festa in maschera all’interno della struttura gestita dalla Cooperativa OSA.
 

“I nostri ospiti – ci spiega il coordinatore Giuseppe Ferrandino – sono al settimo cielo. Non vedono l’ora di vestirsi insieme agli operatori e di trascorrere una giornata all’insegna del divertimento con le proprie famiglie, il sindaco, gli amici delle altre associazioni e del Centro di Salute Mentale di appartenenza”.

 

I ragazzi, già da qualche mese, sono impegnati nella creazione di maschere, da loro scelte e personalizzate, che verranno indossate durante la festa e presto inizierà anche la preparazione dei dolci tipici come i peperati e i taralli.

 

“Queste occasioni – prosegue Giuseppe – ovvero uscire dalla comunità e partecipare attivamente a eventi locali rappresentano un’occasione di riscatto e d’integrazione e un modo per lottare contro il pregiudizio”.

 

Questa iniziativa si inserisce nel progetto Artè, una nuova attività riabilitativa attiva dal mese di aprile, che consiste nella creazione di piccoli manufatti. Ideato dalle assistenti sociali Barbara Cappelletti e Marialaura Rispoli, viene realizzato con l’aiuto di tutti gli operatori della comunità. I piccoli manufatti artigianali possono essere ammirati e “acquistati”, sotto forma di offerta, durante le varie manifestazioni organizzate sul territorio. Il ricavato, oltre ad aumentare la motivazione e la costanza nell’attività degli assistiti, permetterà un incremento dell’autostima e del senso di autoefficacia personale, già presenti nei benefici di questo intervento riabilitativo.

 

“L’obiettivo, infatti, è quello di favorire il recupero delle abilità manuali e creative perse a causa della malattia – conclude il coordinatore – insegnare ai ragazzi a cooperare e collaborare con il gruppo. Già durante le feste natalizie, gli oggetti realizzati sono stati esposti durante la 174° Fiera del Gargano e durante i mercatini locali, per dare la possibilità agli ospiti di socializzare con la cittadinanza, mostrando tutto il loro impegno e la loro dedizione”.

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